Oggi finalmente Paola ha corso sulla sua bici senza pioggia. Anzi la temperatura si è alzata e ha potuto apprezzare appieno i km e km di piste ciclabili. Paola, come vi stiamo raccontando da quando è partita a fine gennaio da Helsinki, sta attraversando l’Europa con la #cyclingnoborders, per essere il 16 febbraio a Parigi per la giornata del risparmio energetico M’Illumino di Meno.

Ieri l’abbiamo lasciata a Berlino in una specie di capitolo di letteratura di spionaggio. E’ infatti passata sotto la porta di Brandeburgo, il luogo dove, durante la guerra fredda,  vi era il passaggio tra le due Germanie; luogo di posti di blocco, spari e segreti scambi tra due mondi che erano così lontani anche se confinanti.

Invece oggi è a Hameln. Sapete per cosa è famosa questa cittadina della bassa Sassonia, in mezzo alla Germania? E’ conosciuta per la fiaba del pifferaio magico. Probabilmente una fiaba legata alle pestilenze medievali che racconta di un pifferaio che arrivò nella città in cui imperversavano i topi, con il suo flauto li portò lontano e gli abitanti avari non lo ricompensarono, così portò via i bambini. Erano fiabe crudeli, che oggi giudichiamo scorrette e inadatte, ma allora non si badava a queste finezze e forse le si raccontava per offrire delle spiegazioni ai bambini rispetto alla durezza della vita.

Oggi Paola è contenta, non ha preso acqua. Anche noi qui, nel Piemonte orientale, siamo contenti, perché finalmente piove, con continuità e decisione. Ci serviva, era tutto secco.

E il secco non aiuta né i super trattoristi che fanno agricoltura convenzionale né i contadini sapienti che fanno permacultura o biologico. Soprattutto non aiuta a dilavare le polveri sottili, così presenti nell’aria della Pianura Padana e che, dai dati che ci sta inviando lo scatolino montato sulla bicicletta di Paola, sembrano molto meno presenti in Germania, anche nelle città.

Sarà per le “centinaia e centinaia di chilometri di piste ciclabili” di cui ci parla Paola sulla sua pagina FB, insieme al “rispetto pazzesco. Alla segnaletica ovunque e alla pavimentazione ad hoc.” E poi le ”strade a 30km orari”. E soprattutto il “metro e mezzo minimo di distanza di sorpasso da un ciclista”.

Insomma un altra mentalità sicuramente più civile ma che fa anche abbassare le polveri sottili, perché i tedeschi usano di meno i motori termici delle loro automobili.
“Mi sembra un paradiso” ribadisce la ultra ciclista, che aveva già usato con noi la medesima espressione, “ma in realtà è solo un Paese che ha investito nelle infrastrutture e nella cultura di una mobilità sostenibile. I tedeschi non sono migliori di noi. Sono solo più lungimiranti, coraggiosi e furbi!”

Perché di fronte a un problema che si evidenzia sempre di più, ovvero a un modo di consumare risorse, produrre inquinamento, danneggiare l’habitat naturale e noi stessi ritengono inutile e dannoso fare finta di niente e perseverare nei medesimi comportamenti.

Meditate voi che sui trattori inneggiate alla retromarcia europea sulla limitazione all’uso dei pesticidi.

Quando tornerai a casa ultra ciclista, come una moderna pifferaia, porta via le polveri sottili dalla Pianura Padana invece dei topi della fiaba, soffiando lontano con il vento dei raggi rotanti della tua gravel, le PM 10 e 2,5, lanciale oltre l’atmosfera,

Ultima nota per Paola. E’ stata annunciata la Mugnaia: è Martina Arnoletti in Ciampi.

Per chi non capisce, ci riferiamo al Carnevale d’Ivrea, di cui abbiamo scritto anche nella scorsa cronaca. Attivate i vostri motori di ricerca per saperne di più.

Aspettiamo i racconti del viaggio di Paola Gianotti per M’Illumino di Meno a Caterpillar, lunedì intorno alle sette di sera su Radio2.

Alla prossima puntata.