“Lilian”, 28 anni, è tornata libera dopo aver trascorso otto anni in una prigione di El Salvador. La buona notizia risale a dicembre ma è stata resa nota solo il 18 gennaio.

La donna, ricoverata in un ospedale pubblico, aveva dato alla luce una bambina, morta però solo tre giorni dopo il parto.

Secondo la giustizia salvadoregna, era stata colpa di “Lilian” che non si era presa sufficiente cura del feto durante la gravidanza.

Da qui, la condanna a 30 anni di carcere per “abbandono e negligenza” e “omicidio aggravato”. La stessa sanzione che colpisce le donne che ricorrono all’interruzione di gravidanza o che hanno un aborto spontaneo.

Ma, periodicamente, grazie alle campagne delle attiviste salvadoregne e delle organizzazioni internazionali per i diritti umani, dalle prigioni del paese escono donne che mai avrebbero dovuto entrarci.