A Rovato, in provincia di Brescia, si trova un centro sociale importante, il “28 Maggio”. Solo chi non è della zona chiede: “Perché 28 Maggio?”. Basta mezza risposta: “Piazza della L……” Tutto è chiaro, i bresciani non dimenticano: la strage fascista.

Il 26 ottobre i tanti militanti del centro hanno festeggiato 25 anni dall’apertura . Ed ecco cosa mi hanno raccontato: “Quando acquistammo questo spazio era tutto vuoto, non c’era niente. Abbiamo messo in moto un azionariato popolare, mettemmo tutt@ 500 euro,  che poi poco a poco restituimmo. Fu un lavoro collettivo bellissimo. Lui, [indicandomi uno dei commensali, silenzioso] guidava i lavori!”.

E così in questo caloroso spazio mi hanno invitato a raccontare, ancora una volta, di Leonard Peltier. Decine di persone attente, fino a tarda ora. Poi una foto con lo striscione che si somma al loro, dedicato a Julian Assange. Due storie simili: lo strapotere del governo Usa.

Abbiamo proiettato il documentario di Andrea Galafassi (sotto il trailer), e prima un buon inquadramento storico, da vedere. E a fine proiezione quando lo schermo si è alzato, è comparsa l’immagine di un indiano a cavallo e della sua compagna: ci siamo fatti un’altra foto. Le manderemo negli Usa.

 

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