Sabato 21 ottobre si è svolta a Cagliari, così come in numerose altre città italiane, una manifestazione per chiedere la fine dei bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Chiamato a raccolta dall’ormai storica associazione Sardegna-Palestina, un folto corteo, cui hanno partecipato circa un migliaio di persone, si è snodato lungo le vie del centro di Cagliari, al grido GAZA LIBERA, PALESTINA LIBERA. Numerosi movimenti e associazioni del mosaico pacifista e antimilitarista sardo, oltre che del mondo del volontariato, hanno preso parte all’iniziativa. Da mesi il capoluogo sardo non viveva un momento di tale mobilitazione di massa. Il corteo si è concluso nella Piazza Garibaldi, dove il presidente della numerosa comunità di rifugiati palestinesi, Fawzi Ismail, ha parlato della gravità del momento in tutta la Palestina ed in particolare a Gaza, dove la popolazione civile muore sotto gli incessanti bombardamenti dell’aviazione dello Stato israeliano, sottolineando la colpevole inerzia dell’Europa che non fa nulla per fermare questa catastrofe umanitaria ed il ruolo di disinformazione della gran parte della stampa italiana ed internazionale che continua ad epitetare come terrorista l’intero popolo palestinese.

Oltre che un variopinto corteo, cui hanno partecipato non solo attivisti, ma anche famiglie, bambini, anziani, è stata innanzitutto una manifestazione di empatia collettiva che la città ha voluto tributare al martoriato popolo palestinese, che in questi giorni sta vivendo una delle pagine più buie della sua quasi secolare storia di occupazione, oppressione ed apartheid, sotto l’indifferenza delle istituzioni mondiali.

Solo la fine delle violenze e del regime di segregazione potrà porre le basi per una pace giusta ed una futura convivenza fra i popoli.