Drammatica la situazione di Aurora, l’assetto veloce di Sea-Watch: 72 persone a bordo, non c’è benzina sufficiente per arrivare a Trapani, porto assegnato dalle autorità, non ci sono spazi adeguati per alloggiare le persone, sta finendo l’acqua potabile e le persone sono provate e disidratate. A causa del caldo estremo, tre persone sono già svenute.

Il comunicato urgente dell’organizzazione umanitaria dice: “Le autorità italiane hanno assegnato deliberatamente un porto irraggiungibile alla nostra Aurora con 72 persone a bordo. Abbiamo bisogno al più presto di un’autorizzazione per raggiungere Lampedusa, porto più vicino, o del trasbordo di tutti i naufraghi su una nave più grande. Ieri Aurora ha prima supportato Open Arms e ha poi soccorso 72 persone in difficoltà. Nonostante sia a corto di carburante dopo 16 ore di operazioni in mare, le è stato assegnato Trapani come porto di sbarco. Per Aurora è irraggiungibile. Chiediamo che si cessi di giocare con la vita delle persone e che si permetta ai naufraghi di sbarcare nel porto sicuro più vicino, è un loro diritto”.

Aggiornamento pomeridiano 

Le 72 persone soccorse da Aurora sono ora tutte a terra, al sicuro a Lampedusa. Ancora una volta tuttavia le autorità hanno abbandonato per ore decine di persone sotto il sole cocente, ignorando il dovere legale di portarle al sicuro il prima possibile.