È iniziata ieri la discussione, presso la Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati, di una Risoluzione sul tema del disarmo nucleare e su un possibile avvicinamento dell’Italia ai contenuti del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari. Nel testo di Risoluzione illustrato ieri (a prima firma dell’onorevole Laura Boldrini e sottoscritto anche dagli onorevoli Vincenzo Amendola, Fabio Porta, Giuseppe Provenzano e Lia Quartapelle tutti del Partito Democratico), dopo aver descritto la grave minaccia che le armi nucleari ancora pongono e aver ricostruito il contesto degli strumenti di disarmo e non proliferazione, si avanzano infatti positive richieste al Governo.
In particolare – se approvata – la Risoluzione impegnerà l’Esecutivo a “rilanciare ogni iniziativa volta all’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari” valutando in tale contesto “compatibilmente con gli obblighi assunti in sede di Alleanza atlantica, azioni di avvicinamento ai contenuti del Trattato TPNW, in particolare per quanto riguarda «Assistenza alle vittime e risanamento ambientale», come previsto dall’articolo 6 dello stesso Trattato“. Inoltre, come già lo scorso anno, viene indicata al Governo “l’ipotesi di partecipare come «Paese osservatore» alla seconda riunione degli Stati Parte del Trattato per la proibizione delle armi nucleari (TPNW) che si svolgerà a New York dal 27 novembre al 1° dicembre 2023“. Una scelta già fatta nel 2022 da molti alleati dell’Italia (sia Stati membri dell’UE che della NATO) invece assente alla Conferenza di Vienna.
Rete Italiana Pace e Disarmo e Senzatomica, partner della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons e promotrici della mobilitazione “Italia, ripensaci”, accolgono con favore questa iniziativa che ricalca iniziative parlamentari già realizzate nelle precedenti legislature e soprattutto permetterebbe un avvicinamento dell’Italia ai contenuti e agli obblighi positivi del Trattato TPNW. Il nostro obiettivo finale rimane la firma e la ratifica di questa norma internazionale, che mette al bando definitivamente le armi nucleari, da parte del nostro Paese. Ma è comunque importante che già ora avvengano passi di avvicinamento, soprattutto sull’aspetto dell’assistenza alle vittime e quello dei rimedi ambientali che è necessario implementare come risposta agli impatti negativi dell’uso e dei test di ordigni nucleari.
Le nostre organizzazioni sono a disposizione del Parlamento e del Governo per evidenziare l’importanza di passi concreti verso il disarmo nucleare, nell’ambito delle iniziative internazionali della società civile che prendono le mosse dall’idea di protezione umanitaria, prospettiva proposta oltre dieci anni fa dalla Croce Rossa internazionale e raccolta dalla Campagna ICAN (Premio Nobel 2017).
Il devastante conflitto in Ucraina ha mostrato che nessun equilibrio di pace è possibile con la presenza delle armi nucleari, e che l’unica maniera reale e concreta di mettersi al sicuro da questa catastrofe è quella di eliminarle. Auspichiamo che anche l’Italia possa fare la sua parte in questo senso e chiediamo dunque che il Governo accolga la Risoluzione presentata a Montecitorio e decida di partecipare al dibattito internazionale che si svolgerà a New York a fine anno.