L’aggressivo complesso industrial-militare americano

Sembra che il complesso industrial-militare abbia il controllo completo del governo degli Stati Uniti, che ha recentemente votato per dare al Pentagono circa un trilione di dollari dei soldi dei contribuenti. Ciò è avvenuto tagliando sui programmi sociali che avrebbero aiutato le famiglie che pur lavorando restano povere.

Recentemente Joan Roelofs ha pubblicato un libro intitolato “The Trillion Dollar Silencer: Why There Is So Little Anti-War Protest in the United States” (“Il silenziatore che vale trillioni di dollari: perché la protesta contro la guerra è così debole negli Stati Uniti” – Atlanta: Clarity Press, 2022). In questo libro, sottolinea che il complesso industrial-militare degli Stati Uniti ha localizzato basi militari in regioni la cui economia locale è completamente dipendente da loro. L’enorme fiume di denaro che scorre nelle tasche del complesso industrial-militare fa sì che moltissime persone si guadagnino da vivere, direttamente o indirettamente, dalla fabbricazione o dall’uso di armi.

Perché c’è un sostegno bipartisan circa l’invio di parecchi miliardi di dollari di armi sofisticate in Ucraina, trasformando così gradualmente la guerra in una guerra per procura estremamente pericolosa tra Russia e Stati Uniti, insieme ai suoi alleati della NATO? Il grande pericolo è che l’escalation del conflitto si traduca in una guerra nucleare. Eppure, i politici di entrambi i partiti statunitensi sono così accecati dal nazionalismo da ritenere che i rischi siano necessari per “indebolire la Russia”, affermando così l’egemonia globale americana.

La campagna statunitense contro la Cina

Come se la guerra per procura con la Russia non fosse abbastanza, il governo degli Stati Uniti, guidato dall’avidità del complesso industrial-militare, ha iniziato a minacciare una guerra con la Cina. Ecco alcuni link che documentano la recente campagna anticinese, e le deliberate minacce alla Cina:

La minaccia della guerra e la guerra vera e propria

Per giustificare in modo osceno le enormi spese del governo per le armi, il complesso industrial-militare non ha bisogno di una guerra reale – gli basta la minaccia della guerra. Ma le minacce possono portare a una guerra reale, anche se nessuno la vuole, come avremmo dovuto imparare dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

La minaccia della guerra nucleare

Leggendo le argomentazioni nei link sopra, non si trova alcuna menzione circa il fatto che sia gli Stati Uniti che la Cina sono entrambe nazioni dotate di armi nucleari. Una guerra tra Stati Uniti e Cina viene visualizzata come una guerra convenzionale (che, tra l’altro, gli Stati Uniti non potrebbero certamente vincere). Tuttavia, una guerra tra due nazioni dotate di armi nucleari espone inevitabilmente il mondo al pericolo di una catastrofica guerra nucleare, in cui perirebbero gran parte dei suoi esseri umani, animali e piante. Non possiamo permetterci di correre questo rischio.

Cooperazione piuttosto che concorrenza

Invece di puntare all’egemonia globale attraverso il potere militare, e considerare la Cina come un concorrente, e quindi un nemico, gli Stati Uniti dovrebbero cooperare con la Cina, organizzando scambi e conferenze su scienza, ingegneria, economia e mitigazione dell’emergenza climatica.

Molti dei libri di John Scales Avery, scaricabili liberamente, possono essere trovati ai seguenti indirizzi web:

https://www.johnavery.info/

http://eacpe.org/about-john-scales-avery/

Traduzione dall’inglese di Filomena Santoro. Revisione di Daniela Bezzi.