Arrivano le prime condanne a morte per le manifestazioni seguite alla morte di Mahsa Amini. Mohammed Ghobadlou, 22 anni, è stato condannato a morte da un tribunale di Teheran, con l’accusa di sedizione e rivolta contro il sistema della Repubblica Islamica. Lo riporta un’organizzazione iraniana per i diritti umani con sede all’estero, citando i familiari del ragazzo. La Procura di Teheran non ha ancora fornito informazioni ufficiali sul caso, ma il procuratore aveva annunciato una settimana fa che ci sarebbero state condanne a morte.

Malgrado questi sviluppi repressivi, le manifestazioni continuano. In otto università, compresa quella della capitale, gli studenti hanno rifiutato di riprendere le lezioni prima del rilascio dei compagni arrestati e del reintegro di quelli espulsi.