Il nuovo Codice delle Famiglie, entrato in vigore a seguito del referendum del 25 settembre scorso, ratificato ufficialmente dal presidente cubano Miguel Diaz-Canel e dal presidente dell’Asamblea Nacional del Poder Popular, Esteban Lazo Hernández, è stato definito tra i più avanzati e moderni perché legalizza il matrimonio egualitario, l’adozione da parte di persone omosessuali e introduce il concetto di “pluriparentalidad”. Definito un diritto di famiglia tra i più avanzati e moderni, il Codice delle Famiglie ha ridisegnato i rapporti tra i generi rappresentando un passo avanti molto significativo sul tema dei diritti civili.

La pluriparentalidad riconosce la procreazione naturale, l’atto giuridico dell’adozione, l’utilizzo di qualsiasi tecnica di riproduzione assistita e il riconoscimento della socio-affettività. Inoltre si parla di “responsabilidad parental”, ovvero del diritto all’uguaglianza e alla non discriminazione per ragioni di identità e orientamento sessuale, con lo scopo di rendere reale la protezione della famiglia.

Più in generale, il codice si configura come uno schiaffo a una concezione e a una pratica patriarcale e omofobica nell’organizzazione della famiglia e della società.  Infatti non fa distinzioni di genere e le famiglie sono considerate come l’unione di persone che hanno un legame affettivo, sentimentale e psicologico.

Riconosce il valore economico del lavoro delle donne (domestico, lavorativo e di cura) e dispone sanzioni per casi di violenza di genere domestica. In un contesto come quello latinoamericano, caratterizzato dal machismo e dall’omofobia, l’approvazione del Codice delle Famiglie rappresenta senza dubbio un risultato straordinario.

 

All‘Articolo 3 vengono definiti i “Principi di base”:

“Le relazioni che si sviluppano nell’ambito familiare si basano sulla dignità e sull’umanità come valori supremi e sono regolate dai seguenti principi:

  1. uguaglianza e non discriminazione
  2. pluralità
  3.  responsabilità individuale e condivisa
  4. solidarietà
  5.  socio-affettività;
  6. ricerca della felicità;
  7. equità;
  8. situazione di favore;
  9. rispetto;
  10. interesse superiore delle bambine, dei bambini e degli adolescenti;
  11. rispetto delle volontà, dei desideri e delle preferenze degli anziani e delle persone con disabilità;
  12. equilibrio tra ordine pubblico familiare e autonomia;
  13. realtà familiare.

Questi principi possono essere utilizzati come linee guida interpretative per chiarire il significato delle norme e per la loro integrazione”.

All’Articolo 4 vengono invece definiti I “Diritti delle persone nell’ambito familiare” .

“Oltre a quelli riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica di Cuba, il presente Codice regola i diritti delle persone a:

  1. costituire una famiglia;
  2.  la vita familiare;
  3. la piena uguaglianza in materia di filiazione;
  4. il rispetto del libero sviluppo della personalità, della privacy e del progetto di vita personale e familiare;
  5. che le bambine, i bambini e gli adolescenti crescano in un ambiente familiare di felicità, amore e comprensione;
  6. la piena uguaglianza tra donne e uomini, per l’equa distribuzione del tempo dedicato al lavoro domestico e di cura tra tutti i componenti della famiglia, senza sovraccarichi per nessuno di loro, e il rispetto del diritto delle coppie di decidere se, quanti e quando avere figli, preservando in ogni caso il diritto delle donne di decidere sul proprio corpo;
  7. il pieno sviluppo dei diritti sessuali e riproduttivi nell’ambiente familiare, indipendentemente dal sesso, dal genere, dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, dalla disabilità o da qualsiasi altra circostanza personale, compreso il diritto all’informazione scientifica sulla sessualità, sulla salute sessuale e sulla pianificazione familiare, in ogni caso adeguata alla loro età;
  8. la protezione della maternità e della paternità e la promozione del loro sviluppo responsabile;
  9. una vita familiare libera da discriminazioni e violenze in ogni loro manifestazione;
  10. una comunicazione familiare armoniosa e stretta tra nonne, nonni, altri parenti, persone affettivamente vicine alle bambine, ai bambini e agli adolescenti;
  11. l’autodeterminazione, la volontà, i desideri, le preferenze, l’indipendenza e le pari opportunità nella vita familiare delle persone anziane e delle persone con disabilità;
  12. l’assistenza familiare basata sull’affetto”.

All’Articolo 6 viene dichiarato il “diritto delle bambine, dei bambini e degli adolescenti a non essere separati dalla madre, dal padre e dalla famiglia”:

“Le bambine, i bambini e gli adolescenti non possono essere separati dalle loro madri, dai loro padri e dalla loro famiglia, a meno che le autorità competenti non lo stabiliscano in circostanze particolari, in conformità alla legge e alle procedure stabilite, tenendo conto della necessità, dell’eccezionalità e della temporaneità della misura e, in ogni momento, nel loro interesse superiore. Tale separazione deve essere considerata strettamente necessaria in conseguenza di un grave inadempimento o dell’impossibilità di esercitare le responsabilità genitoriali, e sempre con l’obiettivo di proteggere i figli.

Le decisioni relative alla separazione devono essere considerate come misure di ultima istanza e devono essere riviste periodicamente.

Lo Stato garantisce il diritto a una protezione e a un’assistenza speciali alle bambine, ai bambini e agli adolescenti che sono temporaneamente o permanentemente privati del loro ambiente familiare, o il cui interesse superiore richiede che non rimangano in tale ambiente.”

Molto interessante è l’approccio espresso inoltre nell’Articolo 7 in cui viene sancito l’ “Interesse superiore delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”; mentre nell’Articolo 8 si esplicita dell’ “Importanza di nonne, nonni, altri parenti e persone affettivamente vicine”.

Il Codice ha dovuto combattere contro le perplessità della Conferenza dei Vescovi Cattolici di Cuba che, pur riconoscendone alcuni aspetti positivi, ha fortemente criticato l’ “ideologia di genere” e il matrimonio ugualitario, mentre il Centro Óscar Arnulfo Romero (OAR), di ispirazione cristiana sociale e progressista, ha evidenziato che questa legge “dà voce a soggetti che sono stati silenziati per molto tempo e rappresenta un modo per ridisegnare la vita dei cubani nella ricerca del bene comune”.

I principi su cui si basa il Codice sono stati tradotti sul sito web della Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba: https://italiacuba.it/2022/09/26/legge-n-156-codice-delle-famiglie/

https://www.labottegadelbarbieri.org/cuba-allavanguardia-per-i-diritti-civili/