“Dopo la pioggia” è un romanzo di Chiara Mezzalama pubblicato dalle edizioni e/o nel 2021 che sta nella scia di quei romanzi che parlano dell’attualità e dei problemi del mondo inserendoli nelle storie delle persone.

Con grande sapienza letteraria, per altro il romanzo è stato candidato al Premio Strega, l’autrice parte da una coppia che si sta di fatto separando per inserire quella coppia e tutti i personaggi  collegati in una catastrofe ecologica che colpisce Roma e i suoi dintorni.

La narrazione e il titolo ammiccano discretamente a quel grande film su altre catastrofi umane che è “Prima della Pioggia” di Milčo Mančevski e ricalca il senso di aspettativa della catastrofe che rieccheggia lì. Una catastrofe inevitabile che incombe senza essere nominata.

Ma l’operazione a mio avviso più interessante è la disseminazione qua e là nella trama di alcuni elementi di informazione e dibattito, come la famosa teoria della rana bollita di Chomsky, o alcune tesi ecologiste: un modo di fare letteratura e divulgazione, di mettere temi senza imporli.

Questo Chiara Mezzalama lo può fare sulla base di una trama avvincente, una tecnica narrativa di prima qualità che ti lascia col fiato sospeso fino all’ultimo; magari con la speranza di un happy end…

Un modo intelligente di fare cultura e di porre temi che, già evidenti alla pubblicazione del libro, diventano ogni giorno più temi di attualità e di urgenza come il cambiamento climatico ma anche la destrutturazione delle relazioni umane e la necessità di costruirne di nuove.


Chiara Mezzalama
Dopo la pioggia
E/O, 2021