Alaa Abdel Fattah è un noto attivista egiziano, conosciuto anche come “la Voce di una Generazione”. Famoso per il suo libro ‘You have not yet been Defeated’ ha ispirato milioni di persone con la sua scrittura prolifica, in cui esprime il proprio pensiero politico e la sua visione democratica per il Medio Oriente, basata sull’idea di protesta e libertà di espressione.

Nel 2011, da attivista militante, Abdel Fattah partecipò alla rivoluzione che portò, dopo tre lunghe decadi, alla fine del governo del Presidente Hosni Mubarak. Nel 2014, Fattah venne condannato a 5 anni di carcere per aver violato la legge che vietava manifestazioni non autorizzate e rilasciato poi nel marzo 2019.

Da settembre 2019, Abdel Fattah, il blogger Mohamed Ibrahim e l’avvocato Mohamed El-Baqer, sono in carcere per aver protestato contro la corruzione del governo e chiesto le dimissioni del Presidente Abdul Fattah al-Sisi.

I tre uomini sono stati accusati dalla corte per “diffondere notizie false, compromettendo la sicurezza nazionale”. Human Rights Watch ha sollevato timori per quanto riguarda le irregolarità della corte che ha intralciato il diritto di avere un processo equo per i tre accusati.

Nel sito Change.Org la sorella di Alaa Abdel Fattah, Mona Seif, ha creato una petizione scrivendo “Alaa è stato torturato ed è tenuto in condizioni terribili. Per anni non gli è stato concesso di uscire dalla sua cella, conoscere l’ora del giorno, essere informato sul mondo esterno. È una tortura crudele per uno scrittore essere imprigionato per le sue idee”.

La petizione è una richiesta di aiuto per il governo inglese, essendo Abdel Fattah di origini britanniche, con l’obiettivo di farlo ritornare dalla sua famiglia e dal figlio di dieci anni, Khaled. Seif continua, “l’allora ministro degli Esteri inglese, Liz Truss, il 27 giugno disse al parlamento che “stava lavorando per ottenere la sua liberazione”. Per favore, unitevi a noi per chiedere a Truss e al nuovo ministro degli Esteri James Cleverly di impegnarsi al massimo. È da aprile che Alaa sta facendo lo sciopero della fame. Ogni giorno temiamo per la sua vita.

Ci sono dei precedenti in cui accusati con doppia cittadinanza sono stati rilasciati dall’Egitto verso Francia, Stati Uniti o Canada, quindi sappiamo che il governo inglese può riportarlo a casa. Devono solo essere consapevoli di quante persone appoggiano Alaa”.

“Con il vostro aiuto possiamo farlo uscire, libero di poter scrivere ancora.”

Qui il link alla petizione:

https://www.change.org/p/help-free-my-brother-before-it-s-too-late-jamescleverly-freealaa

Traduzione dall’inglese Elisa Aiello. Revisione di Thomas Schmid.