Altri detenuti politici in attesa di giudizio sono stati rilasciati nel quadro dell’iniziativa della commissione parlamentare costituita per il processo di “dialogo nazionale”, promosso dal presidente Al-Sisi. Una goccia nel mare della repressione del dissenso.

La formula usata è quella del “perdono presidenziale”, che si ottiene su richiesta dell’interessato e poi viene studiata da una commissione parlamentare. Un procedimento farraginoso e arbitrario, che umilia le vittime e glorifica il tiranno. Nelle carceri egiziane giacciono 60.000 detenuti politici e di opinione. Per liberare con dignità gli oppositori politici bastava una semplice legge che prevedesse il proseguimento dei procedimenti giudiziari a piede libero.