Dal 2021, più di 400 migranti algerini sono scomparsi in mare: l’anno più buio per questi harraga algerini (dall’arabo algerino “coloro che bruciano”) che attraversano il Mediterraneo su barche leggere per raggiungere le coste meridionali dell’Europa. I più fortunati arrivano sani e salvi, ma alcuni annegano e altri scompaiono, senza che i loro parenti possano piangerli.

Secondo l’organizzazione spagnola CIPIMD, mentre centinaia di giovani sono riusciti a raggiungere la costa spagnola, decine di altri non hanno più dato segni di vita. Tuttavia, questa cifra è solo una stima minima, poiché la maggior parte delle persone scomparse non è registrata. Questi dati non solo evidenziano la questione degli algerini scomparsi e le conseguenze per le famiglie rimaste al paese d’origine, ma permettono anche di valutare i rischi della migrazione irregolare.

Una gioventù frustrata e disillusa sta provando una straziante disperazione. Questa disperazione è un fenomeno che colpisce sempre più persone, pure nella società cabile, dove i giovani hanno la rara opportunità di costruire la propria identità e di cercare di realizzare i loro sogni, a rischio della vita. Secondo la Lega algerina per la difesa dei diritti umani (Laddh) sono state individuate diverse famiglie di scomparsi, originarie della Cabilia, in particolare di Tizi Ouzou: gli scomparsi sono 16 giovani.

Queste famiglie non hanno notizie dei loro figli, piangono in assenza della loro prole, provando a consolarsi con l’idea che i loro figli siano ancora vivi. Purtroppo le autorità algerine non comunicano su questo tema; è impossibile per lo Stato sapere che fine hanno fatto questi giovani che non danno nessun segno di vita, e le stesse autorità non svelano alcun dato sul fenomeno.

Le autorità algerine devono agire rapidamente per tenere sotto controllo il fenomeno; non reprimendo e arrestando ancora una volta alla cieca o intervenendo con fatwa religiose, ma migliorando la vita degli algerini e offrendo più opportunità e più libertà, rispettando la voce del popolo per ripristinare la fiducia tra la popolazione e le autorità; è essenziale porre fine a questo incubo.

Traduzione dal francese di Dominique Florein. Revisione di Thomas Schmid.