All’interno di EireneFest, nella Biblioteca Tullio De Mauro, le associazioni umaniste La Comunità per lo Sviluppo Umano e Mondo senza Guerre e Senza Violenza hanno organizzato una tavola rotonda dal titolo “Cosa vuol dire cambiare la Scuola?  La rivoluzione educativa della Scuola Sconfinata”.

Hanno partecipato:

  • Annabella Coiro – Co-fondatrice rete ED.UMA.NA., curatrice e co-autrice del libro Scuola Sconfinata
  • Claudia Regazzini – Dirigente dell’Istituto comprensivo De Gasperi del Municipio 3 di Roma
  • Marina Olivieri – docente dell’Istituto Vespucci di Milano e presidente della Commissione educazione del Municipio 3 del Comune di Milano;
  • Filippo Rossi – Assessore Politiche Sociali, Politiche Giovanili e di Promozione della Nonviolenza del Municipio 3 del Comune di Milano (video);
  • Carla Fermariello – Presidente Commissione Scuola del Comune di Roma (video)
  • Paola Ilari – Vice presidente del Municipio III del Comune di Roma e Assessora alle Politiche Educative e Scolastiche, Edilizia e Verde Scolastico
  • Paola Rossi – Assessora alle Politiche Educative e Scolastiche, Edilizia e Verde Scolastico del Municipio II;
  • Ludovico Ottolina, referente dell’Unione degli Studenti Nazionale

Ha moderato l’incontro Federica Fratini de La Comunità per lo sviluppo umano.

I diversi interventi hanno presentato i vari e virtuosi tentativi in atto nelle scuole e nei territori per rivoluzionare il paradigma educativo e crescere le nuove generazioni con i valori, le capacità e la responsabilità necessarie alla costruzione di una civiltà planetaria nonviolenta.

Passare dal concetto di istruire e formare individui “ingranaggio” di un sistema ancora troppo disumano e violento, alla pratica di educare, nel senso etimologico del termine, i bambinx e i ragazzx ad essere protagonisti della costruzione della realtà in cui vivono significa crescerli in una comunità dove sono tenuti al centro nella loro complessità di esseri umani in crescita con il loro bisogno di imparare, di sperimentare, di esprimersi, di relazionarsi e avendo come indicatore il loro benessere bio-psico-fisico-emotivo, la loro felicità.

Questo necessariamente non è solo la “Scuola” come siamo abituati a pensarla, ma una “Scuola sconfinata” che fa rete con le altre realtà educanti (famiglie, associazioni, comitati studenteschi, presidi medici, sportivi, artistici, istituzioni) per creare un patto educativo territoriale che necessita di cambiamenti importanti nelle politiche educative, a partire dalla gestione dei terrori, per arrivare ad una riforma e riqualificazione dell’educazione e degli insegnanti, ovviamente contratti e oneri inclusi e una partecipazione attiva di bambini e bambine e di ragazzi e ragazze.

Il libro di autori vari “Scuola sconfinata. Proposta per una rivoluzione educativa”, Fondazione Feltrinelli, 2021 propone un nuovo modello di scuola pubblica, che punta alla partecipazione e alla felicità di bambini e bambine, ragazzi e ragazze. Scritto in Creative Commons è scaricabile gratuitamente dal sito della Fondazione Feltrinelli.

https://fondazionefeltrinelli.it/schede/scuola-sconfinata-per-una-rivoluzione-educativa/