L’Italia è la principale beneficiaria dei fondi europei stanziati nell’ambito del programma Next generation Eu. Programma non privo di criticità- a partire dalla sua impostazione– e di gravi limiti, da qualcuno con lucidità prontamente evidenziati: https://societadellacura.blogspot.com/p/recovery-planet.html. Ma, al di là delle perplessità che si possono nutrire sull’intera operazione, resta il fatto che siamo destinatari di un’ingente massa di soldi pubblici. Fondi che- come è noto– potranno però essere sempre bloccati in caso di gravi inadempienze o ritardi. E anche per questo motivo la trasparenza e la totale accessibilità alle informazioni per cittadini, media e analisti appaiono estremamente fondamentali. Purtroppo, come rilevato da più parti, il governo Draghi fin dai suoi primi passi ha evidenziato su tale questione aspetti di forte criticità con la carenza di informazioni e con la scarsa attendibilità di quelle messe a disposizione. Non sono mancate in questi mesi da parte di movimenti ed associazioni iniziative, critiche di merito e di metodo sulla qualità del rilascio di dati e di informazioni sul PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). E oggi la situazione appare lievemente migliorata, a partire dal portale “Italia domani” (un sito appositamente creato per informare i cittadini sullo stato dell’arte), che è stato parzialmente ristrutturato: italiadomani.gov.it.

Tra le diverse iniziative che dal basso sono state attivate per “obbligare il governo a” a mettere in piazza tutti i dati relativi al PNRR va segnalata #DatiBeneComune, una campagna nata nel novembre 2020 per chiedere al Governo italiano di pubblicare in maniera aperta i dati sulla gestione della pandemia di COVID-19. #DatiBeneComune ha raggiunto alcuni risultati importanti, seppur parziali, riuscendo però a imporre il tema dell’apertura dei dati nell’agenda politica (QUI trovate una raccolta delle azioni di lobbying e advocacy). Da maggio 2021, in collaborazione con l’Osservatorio Civico PNRR,  è partita invece la campagna per l’apertura di tutti i dati relativi al PNRR e, più in generale, per l’apertura di tutti i dati di pubblico interesse. Si tratta di ben 282 organizzazioni che sostengono la campagna e di 57.759 cittadini firmatari che chiedono al Governo e al Parlamento dati aperti e machine-readable sui principali temi di interesse dei cittadini e delle cittadine, a partire dai dati sul PNRR (per unirsi alla campagna scoprire qui come fare). La campagna “I dati che vorrei” intende delineare le caratteristiche e le modalità di pubblicazione dei dati aperti del PNRR, in modo che le attività di monitoraggio civico siano rese effettivamente possibili e che si passi finalmente dalla teoria alla praticadalle parole ai fatti,  dalle buone intenzioni alla vera e completa trasparenza e partecipazione: https://vorrei.datibenecomune.it/risorse/I%20dati%20che%20vorrei.pdf.

Uno degli obiettivi della campagna #DatiBeneComune è quello di stimolare la società civile italiana ad intraprendere attività di monitoraggio civico (anche a scala regionale e locale), per allargare il numero di soggetti interessati alla tutela delle risorse investite nell’ambito del PNRR. Per questo è stato deciso di mettere a disposizione 1.500 € per premiare 3 proposte di monitoraggio focalizzate su uno dei tre seguenti temi: PNRR e parità di genere; PNRR e divario generazionale; PNRR e divario di cittadinanza. Per maggiori informazioni sulle linee di intervento: https://italiadomani.gov.it/it/il-piano/priorita-del-piano/riduzione-del-divario-di-cittadinanza.html.

Il concorso è aperto a tutte le organizzazioni o gli individui che hanno preso parte alla prima Scuola di Monitoraggio organizzata dall’Osservatorio Civico PNRR e conclusasi di recente o che hanno aderito all’Osservatorio stesso. Il premio assegnato servirà a coprire i costi per la realizzazione del monitoraggio proposto. Sarà quindi necessario produrre documenti giustificativi per ottenere la copertura dei costi sostenuti. I 3 progetti vincitori saranno selezionati dalla giuria attraverso un’apposita griglia di valutazione. Le candidature dovranno arrivare entro venerdì 3 giugno 2022. Per candidarsi sarà sufficiente inviare una proposta all’indirizzo info@ondata.it contenente: una breve descrizione dell’idea; l’analisi preliminare della disponibilità dei dati necessari per effettuare il monitoraggio; il piano del monitoraggio (tempistiche di analisi, tempistiche di produzione dell’output, tempistiche di pubblicazione); la tipologia dell’output finale (es. mappa navigabile, inchiesta giornalistica, infografiche, fumetto e così via). In ogni caso, l’output finale dell’attività di monitoraggio dovrà essere pronto e pubblicabile entro e non oltre il 30 ottobre 2022. Il prodotto finale del monitoraggio sarà pubblicato sul sito della campagna #DatiBeneComune ed eventualmente su altre testate interessate alla pubblicazione. Per informazioni sul concorso scrivere a info@ondata.it.