Si sono svolti oggi a Torino, fuori dal Centro per Rimpatri, due momenti di commemorazione di Moussa Balde, il giovane guineiano che si è tolto la vita in quel luogo un anno fa

Il primo momento è stato nel primo pomeriggio ad opera della società civile: membri di gruppi e associazioni, giuristi, si sono ritrovati all’ingresso del CPR in via S. Maria Mazzarello 31, per deporre dei fiori.

Alle 19, in c.so Brunelleschi, c’è stato un altro momento commemorativo da parte di Sinistra Ecologista, durante il quale sono stati letti due brani tratti da “Il Libro Nero del CPR di Torino” scritto dall’ASGI, due storie di persone che hanno avuto la grave sfortuna di finire in quel centro detentivo solo perché sprovvisti di un permesso valido di soggiorno, come tutti coloro che in quelle mura vengono reclusi.

L’Assessore alle politiche sociali Rosatelli ha sottolineato l’importanza della memoria, del ricordo di chi è morto ingiustamente. “Ci dobbiamo assumere, da qui in avanti, l’impegno di ritagliarci del tempo per ricordare la morte di Moussa Balde. Speriamo che la sua morte possa anche essere ricordata con un’intitolazione (via, piazza giardino, ecc.. n.d.r.), o comunque qualcosa che resti in maniera definitiva, perché è una vittima clamorosa di un concorso di ingiustizie istituzionali e sociali“.

Rosatelli ha poi ricordato l’impegno con il quale Moussa, “all’inizio con un certo grado di successo” si spese per inserirsi nel contesto sociale dell’imperiese. “Questo rende ancora più clamoroso quello che è successo“.

Ha poi continuato: “Noi ci muoviamo su due piani: cerchiamo di contrattare dal punto di vista della lotta delle idee e dell’impegno istituzionale, anche ulteriore rispetto a quello comunale, tenendo aperto il problema dell’esistenza del CPR, che noi contestiamo, pensiamo che non sia giustificata secondo i criteri della nostra Costituzione e delle convenzioni internazionali.
Il secondo piano è quello dell’intervento concreto: finché questo luogo esiste noi dobbiamo fare il possibile per renderlo meno disumano possibile, evitare che le persone siano indotte al suicidio.
Dobbiamo tenere aperti questi due fronti, non fare una cosa senza l’altra
“.

E’ poi intervenuto Ahmed Abdullahi, presidente della Commissione Segre di Torino (PD): “L’impegno che oggi mi sento di prendere è quello di  audire il nuovo ente gestore di questi spazi (Ors, n.d.r.) per verificare. Ogni 23 maggio vorremmo essere sempre di più al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche come queste. Il fatto che Moussa possa rappresentare tutte quelle persone che hanno subito violenza all’interno di questo spazio o in spazi simili è importante. Io sono stato fortunato, ma potevo essere al posto di Moussa, perché il percorso è simile.
Molti motivi: leggi che non garantiscono pari opportunità, pari diritti,  percorsi di difficoltà che hanno incontrato da subito, hanno reso
(ad altri, n.d.r.) la vita più difficile rispetto al percorso che io ho fatto. Ci tenevo molto ad essere qui fisicamente“.

Emanuele Busconi Consigliere circoscrizione 3 e portavoce di Sinistra Ecologista: “Come circoscrizione, già dalla precedente consiliatura abbiamo chiesto che questo pezzo di strada fosse intitolato a Moussa Balde, siamo in attesa di una risposta ufficiale.
La nostra circoscrizione vive e deve sopportare l’esistenza di questo spazio. E una cosa che incide sulla vita di tutte le persone del quartiere. Noi immaginiamo una circoscrizione completamente diversa.
E’ importante che le istituzioni facciano pressione per far sì che si venga a sapere quello che succede al di là di queste mura e soprattutto fare in modo che non succeda più
. Il nostro impegno dovrà sempre essere molto alto. La circoscrizione 3 è al fianco di queste iniziative“.

Un discorso commemorativo, terminato con un lungo applauso, è stato letto in francese e ripreso in video, in modo da poterlo inviare alla famiglia di Moussa in Guinea Conakry.

Sono poi stati posti dei fiori a ridosso delle mura del CPR.

La dichiarazione della Consigliera comunale Alice Ravinale:

Le immagini della commemorazione del primo pomeriggio: