È inaccettabile la decisione del governo britannico e del premier Boris Johnson di deportare in Rwanda i richiedenti asilo entrati “illegalmente”. Nel paese africano dovranno attendere che i tribunali del Regno Unito decidano se accettare o respingere le loro richieste. Johnson ha precisato che tale normativa non avrà valore per chi fugge dall’invasione in Ucraina. In un solo colpo si cancellano 70 anni di Convenzione di Ginevra, peraltro spesso non rispettata, istituzionalizzando una discriminazione di carattere etnico. Evidentemente per Johnson ci sono i profughi ariani e quelli delle razze inferiori.

Questo è il volto del più fedele alleato degli USA e del governo più guerrafondaio della Nato, erede di un Impero coloniale i cui crimini e genocidi sono rimossi dalla memoria del nord bianco del pianeta.

Non ci identifichiamo con l’Occidente, razzista, colonialista e imperialista da cui seno sono nati il fascismo e il nazismo.

Questo Occidente non è meglio di Putin e non crediamo che stia facendo una guerra per procura alla Russia, per difendere i diritti umani e l’autodeterminazione dei popoli.

 

Maurizio Acerbo, segretario nazionale

Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione, Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea