Noi di Linea d’Ombra che da oltre due anni siamo quotidianamente in contatto con persone che fuggono da guerre – Afghanistan, Siria, Iraq… – siamo perfettamente consapevoli che l’invasione della Russia in Ucraina, con annessi e connessi interessi atlantici, è un nuovo punto di crisi di una guerra permanente degli interessi economico-politici dominanti contro le popolazioni, ben al di là delle bandiere statali, accomunati e insieme divisi da un’unica ragione suprema: quella del profitto e dello sfruttamento della terra.

Ci sarà adesso una nuova forte ondata di profughi, europei questa volta, che renderà ancora più complessa e difficile la condizione di tutti i richiedenti asilo.

Ricordiamo che poco più di vent’anni or sono, c’è stata un’altra terribile guerra in Europa, in quegli stessi Balcani che sono ora la Rotta dei profughi dal Medioriente, in cui agivano con estrema violenza dinamiche internazionali e locali non troppo diverse da quelle odierne in Ucraina.

L’unico modo di costruire una pace autentica e non cadere in retoriche consolatorie è praticare accoglienza quotidianamente, nei fatti e costruire solidarietà, a cominciare con chi subisce maggiormente le violenze proprie dell’attuale regime del mondo.

Per quel che riguarda Linea d’Ombra, sono i profughi dal Medioriente che risalgono la rotta balcanica; per gli amici di Mediterranea, ad esempio, sono i profughi della Rotta mediterranea; possono essere profughi da altre situazioni intollerabili, come quelli dall’Ucraina; ma anche lavoratori che lottano per cambiare le loro condizioni di lavoro e qualunque altro gruppo sociale che agisca per trasformare un regime di vita che non finisce mai di dimostrare la propria intollerabile assurda violenza.