In una conferenza stampa indetta oggi pomeriggio a Torino gli Studenti universitari contro il green pass hanno lanciato un appello al confronto:

“Rettore facoltà partecipi e riapra gli spazi, invece di rifuggire il confronto e mandarci la Digos, servono dialogo, assunzione di responsabilità secondo coscienza, e non chiusure, polizia, ulteriore lacerazione sociale.”

L’occupazione dell’Università di Torino con sede in via Po, era iniziata stamattina presto ed è andata avanti nella giornata di oggi fino al pomeriggio. Gli studenti contro il green pass chiedono il dialogo, la possibilità di confronto, la partecipazione alle decisioni che li riguardano da vicino, il dibattito e stop alla discriminazione esercitata tramite un lasciapassare che niente ha di scientifico né a che vedere con la tutela della salute delle persone.

In conferenza stampa gli studenti hanno denunciato pubblicamente il “comportamento grave e ipocrita del rettore” che, secondo gli studenti torinesi, alla richiesta di confronto avrebbe risposto con la mancanza di assunzione di ogni responsabilità, il rifiuto ad ogni possibilità di dialogo fino ad arrivare in questi  giorni a disporre la chiusura degli accessi alla facoltà universitaria di Torino.

Ripercorrendo un po’ di storia, il 2 settembre all’inizio dell’anno accademico in corso gli studenti universitari torinesi si erano recati presso il rettorato chiedendo all’interno di un confronto con il Rettore Geuna, di prendere in considerazione il fatto di non applicare il controllo del green pass all’Università. Da dopo quell’incontro il Rettore, stando agli studenti, non si sarebbe più dato disponibile a nessuna possibilità di confronto, non rispondendo alle comunicazioni scritte degli studenti, né presentandosi ai vari eventi universitari a cui era attesa la sua partecipazione, fino ad arrivare, due giorni fa, mercoledì 26 gennaio, data in cui gli studenti hanno consegnato al Rettore una lettera con alcuni temi d’interesse degli studenti su cui poter aprire un dialogo.

Per tutta risposta il Rettore alla richiesta d’incontro da parte degli studenti nella giornata di ieri non si è mai presentato, rilasciando invece un’intervista a Repubblica dove consigliava agli studenti di vaccinarsi.

Nella conferenza stampa il portavoce degli studenti torinesi ha contestato che nelle richieste di confronto mai una sola volta si è parlato di vaccini, affermando essere questa materia di cui non hanno competenze specifiche, bensì di aver cercato in cambio per mesi un dialogo per poter disapplicare almeno nell’Università una misura antiscientifica e discriminatoria, chiedendo di poter parlare non dell’efficacia o meno dei vaccini, bensì di politica, di società, di  inclusività, di conoscenza, di non discriminare nessuno e non certo di affrontare questioni mediche, bensì d’intavolare un necessario dibattito scolastico.

In conferenza stampa il portavoce degli studenti ha riferito infine che l’ultima azione del rettore in risposta al dialogo chiesto è stata quella di decidere arbitrariamente e illegittimamente  di chiudere gli accessi all’Università impedendo agli studenti la partecipazione scolastica senza emettere nessun decreto scritto, ma solo comunicando verbalmente agli assistenti di procedere alla chiusura dei cancelli della facoltà universitaria, che tutti dovevano uscire e che nessuno poteva più entrare. Ultima perla in data odierna, la richiesta da parte del rettore dell’intervento della Digos, che nella mattinata di oggi si è subito presentata a presidiare gli accessi della facoltà universitaria di Torino.

Nel video la conferenza stampa integrale degli studenti torinesi di oggi 28 gennaio 2022.