Gli ospedali del nord ovest della Siria, sotto il controllo delle milizie jihadiste e filo-turche, sono in grave crisi finanziaria per la conclusione dei progetti di sostegno economico da parte di ONG internazionali e Stati esteri. Il personale medico e sanitario sta lavorando come volontariato, ma ciò non può durare a lungo. Inoltre si stanno esaurendo le scorte di medicine e carburante per il riscaldamento e la produzione di elettricità. Sono 18 le strutture mediche che hanno perso le sovvenzioni economiche internazionali. Garantivano la cura gratuita ad una popolazione di 4 milione di abitanti.