Quello che emerge in queste ore è da diverse procure è uno scenario gravissimo per la libertà di stampa in Italia: 34 giornalisti intercettati nelle conversazioni di lavoro (violando il diritto-dovere alla protezione delle fonti) ma persino nelle proprie conversazioni private, e tutti i contenuti trascritti in fascicoli di dominio ormai pubblico, è un evento senza precedenti nella storia giudiziaria e democratica della Repubblica italiana.

Articolo21 riconferma la solidarietà a colleghe e colleghi che hanno subito questi attacchi gravissimi, ma non solo.

Chiediamo l’intervento delle massime istituzioni dello Stato per ripristinare le regole democratiche: la guardasigilli Cartabia ha dato un primo segnale ordinando una ispezione a Trapani, ma non basta e si deve guardare a quanto accade su tutto il territorio nazionale, dalla Sicilia al Veneto.

Chiediamo poi che il Parlamento riapra il confronto riavviando l’iter di approvazione delle proposte di legge a garanzia del lavoro giornalistico e contro querele bavaglio e minacce, in ogni forma si presentino.

 

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