Sabato scorso, nel corso della trasmissione di Notizia Uno, in Colombia, è stata resa nota una dichiarazione dell’ex comandante paramilitare Salvatore Mancuso, il quale ha affermato di essere il «figlio legittimo del paramilitarismo di Stato», alle domande della giudice di Giustizia e Pace – un sistema giudiziario di transizione che opera per le questioni riguardanti gli ex combattenti dei gruppi paramilitari, smobilitati a partire dal 2005 – .

Oltre a ciò l’ex paramilitare, che ha scontato la sua condanna per terrorismo e traffico di droga negli Stati Uniti, ha dichiarato che la giustizia in Colombia non ha agito sui casi da lui denunciati, come la relazione dell’ex presidente Francisco Santos con i gruppi di autodifesa, mentre in altri casi per le stesse accuse, come quella effettuata contro l’ex direttore della Federazione Colombiana degli Allevatori (Fedegan), Jorge Visbal Martelo, si è giunti a una condanna.

Al termine dell’udienza la giudice di Giustizia e Pace ha ricevuto minacce di morte a causa del processo che sta portando avanti con Mancuso.

“Sono figlio legittimo del paramilitarismo di Stato”, ha detto Mancuso in una udienza in tribunale”