Finalmente giustizia è fatta! Dopo un anno di golpe, il popolo boliviano ha di nuovo espresso la sua volontà contro il neoliberismo, le sue politiche e gli interessi economici volti a distruggere la sua Terra. I risultati elettorali sono arrivati all’una di mattina, dopo vari ritardi del Tribunale Supremo Elettorale (TSE) nel dare dati non ufficiali. Secondo le stime di Unitel-Ciesmori, Luis Arce ha ottenuto il 52,4% dei voti, Carlos Mesa ha ottenuto il 31,5%, mentre il leader oligarca della destra golpista Fernando Camacho, ha ottenuto solo il 14,5%. Secondo la legge elettorale della Bolivia, affinché un candidato possa vincere al primo turno, deve assicurarsi più del 50% dei voti o più del 40% con un vantaggio del 10% sul rivale più vicino. Con questi risultati si sancisce una gloriosa e schiacciante vittoria del MAS. Più di 7,3 milioni di boliviani si sono recati alle urne questa domenica con una grande affluenza nelle circoscrizioni elettorali nel rispetto delle misure sanitarie per il Covid-19.

Evo Morales aveva dichiarato che il meccanismo di tabulazione interna, istituito dal MAS, contro possibili frodi e brogli elettorali, aveva rivelato la vittoria delle elezioni da parte del MAS. A mostrare solidarietà è stato il presidente venezuelano Nicolas Maduro, mentre Morales ha scritto in un tweet che è la volontà del popolo ad aver vinto e che ora “restituiremo dignità e libertà al popolo”.

Alla luce dei risultati, vogliamo ringraziare il popolo boliviano e tutti i nostri militanti; abbiamo fatto passi importanti: abbiamo recuperato la democrazia e la speranza (…) Il nostro impegno è quello di lavorare e di portare avanti il nostro programma, governeremo per tutti i boliviani e costruiremo l’unità del nostro Paese . (…) Ripristineremo l’economia del Paese: abbiamo l’obbligo di reindirizzare il nostro processo di cambiamento senza odio, comprendendo e superando i nostri errori . (…) I risultati dimostrano che il popolo è saggio e risponderemo a tutte le aspettative ” – queste le dichiarazioni di Luis Arce dopo la vittoria.

La golpista Anez è stata costretta ad ammettere la vittoria del MAS, sebbene la destra golpista e i generali golpisti dell’esercito non siano proprio propensi all’accettare una vittoria al primo turno del MAS, esattamente come il quotidiano liberal italiano La Repubblica, che ha definito vergognosamente le elezioni boliviane come esempio di “golpismo democratico”.

Nonostante ciò la partita non è ancora vinta. La vittoria sarà confermata da parte del TSE attraverso i risultati ufficiali disponibili martedì. Se tutto andrà secondo i piani, Lucho Arce e David Choquehuanca saranno il prossimo presidente e vice presidente della Bolivia. L’attenzione deve rimanere alta per vigilare su un eventuale rovesciamento del risultato elettorale, dopo le affermazioni, in questi giorni, di ufficiali dell’esercito che hanno denunciato pubblicamente il piano del Ministro dell’Interno Arturo Murillo, per importare armi di grosso calibro dagli Stati Uniti per distribuirle clandestinamente alla polizia militare e a gruppi paramilitari, ricevendo l’ordine di sparare contro i contadini indigeni, qualora decidano di protestare contro la presunta frode che il golpe sta organizzando.