Degli attivisti mostrano cartelli durante la manifestazione di solidarietà per il gruppo Justice for Grenfell contro la mancanza di azione da parte del governo a seguito dell’incendio della Grenfell Tower nell’assegnazione di nuovi alloggi alle famiglie colpite dall’incidente, ritardi nell’inchiesta pubblica, blocchi della torre ancora coperti di rivestimento infiammabile, contaminazione del suolo e la performance del Borgo Reale di Kensington e Chelsea. Il 14 giugno 2017, poco prima dell’una di notte, un incendio è scoppiato nella cucina di un appartamento situato al quarto piano nell’edificio residenziale di 24 piani a North Kensington, a ovest di Londra, provocando la morte di 72 persone. 

Sono necessari maggiori sforzi per affrontare le politiche discriminatorie.

L’uccisione di George Floyd e la conseguente violenza della polizia contro i manifestanti negli Stati Uniti hanno suscitato una diffusa condanna nel Regno Unito.

Ma la dimostrazione di una vera solidarietà necessita una riflessione sulle testimonianze di razzismo e ingiustizia all’interno del Regno Unito, mentre si tracciano i passi necessari per affrontare queste problematiche.

Partendo dalla polizia, nei due decenni successivi all’omicidio razzista di Stephen Lawrence, ci sono stati diversi tentativi di affrontare il razzismo istituzionale nel quadro delle attività di polizia che hanno permesso ai suoi assassini di tornare in libertà. Tuttavia, nuove scoperte secondo le quali i neri, gli asiatici e altre minoranze etniche hanno maggiori probabilità di essere fermati e multati rispetto ai bianchi per aver violato le restrizioni relative al lockdown del Covid-19, dimostrano che è necessario un maggiore impegno per garantire una polizia equa per tutti.

E per quanto riguarda l’alloggio sicuro? Il letale incendio della Grenfell Tower del 2017 ha messo a nudo le disuguaglianze riscontrate in un quartiere razzialmente diversificato situato nel borgo più ricco del paese, sollevando profondi interrogativi circa la necessità che le vite debbano essere valutate nella stessa misura. Mentre è in corso l’indagine pubblica sulle cause dell’incidente, nessuno è stato accusato di aver compiuto un crimine, i regolamenti per un alloggio sicuro sono ancora in fase di deliberazione e coloro che hanno perso i propri cari sono ancora in attesa di giustizia.

Anche la politica dell’immigrazione richiede controlli. La politica dell “ambiente ostile”, progettata per rendere insopportabile la vita dei migranti privi di documenti, ha causato molti danni, distruggendo la vita di molti cittadini britannici neri della generazione Windrush (1). Questi ultimi, incapaci di dimostrare la propria cittadinanza, hanno perso le proprie case, il lavoro e il contatto con i propri cari dopo essere stati erroneamente deportati. Lo scandalo ha portato a un regime di risarcimento e a una schiacciante revisione indipendente. Tuttavia, la politica rimane ancora in vigore e la maggior parte delle persone interessate deve ancora ricevere un risarcimento.

Poi c’è la salute. Uno studio ufficiale ha scoperto che i neri, gli asiatici e altre minoranze etniche vengono colpiti in modo sproporzionato dal Covid-19, con alcuni gruppi all’interno dei quali si riscontrano tassi di mortalità doppia rispetto ai bianchi. Nel Regno Unito, i governi tendono ad annunciare revisioni o inchieste quando si trovano di fronte a un grave fallimento politico. Mentre è indubbiamente importante capire cosa sia andato storto, lo è ancora di più agire tempestivamente per garantire i diritti delle persone che sono stati lese.

Se il governo del Regno Unito è seriamente intenzionato a combattere l’ingiustizia razziale e creare una società paritaria, abbiamo bisogno di misure concrete per migliorare le attività di sorveglianza, garantire alloggi sicuri e proteggere la salute dei neri e degli asiatici. E abbiamo bisogno di giustizia per Windrush e Grenfell.

Benjamin Ward, direttore dello Human Rights Watch nel Regno Unito

Traduzione dall’inglese di Nadezda Chub

(1) Con l’espressione Generazione Windrush sono chiamati i bambini arrivati negli anni Cinquanta e Sessanta dai Caraibi, dal nome della nave che li portò in Gran Bretagna (NdT).