Da qualche secolo ed in rapido crescendo si produce falsa ricchezza per sfuggire a false povertà. Di tale falsa ricchezza si può anche perire, come di sovrappeso, sovramedicazione, surriscaldamento ecc. Falso benessere come liberazione da supposta indigenza è la nostra malattia del secolo, nella parte industrializzata e «sviluppata» del pianeta. Ci si è liberati di tanto lavoro manuale, avversità naturali, malattie, fatiche, debolezze – forse tra poco anche della morte naturale – in cambio abbiamo radiazioni nucleari, montagne di rifiuti, consunzione della fantasia e dei desideri. Tutto è diventato fattibile ed acquistabile, ma è venuto a mancare ogni equilibrio“. Sono parole di Alexander Langer, scritte oltre 25 anni fa, che risuonano incredibilmente attuali, così come le sue intuizioni sulla consapevolezza del limite, sulla desiderabilità sociale della conversione ecologica, nonché il suo infaticabile impegno nel costruire “ponti” tra realtà che si ignorano reciprocamente o addirittura in aperto conflitto.

Un arcobaleno di associazioni e realtà (Extinction Rebellion, Pressenza, la Piccola Scuola di Pace “Gigi Ontanetti” dell’Isolotto, Ecolobby, il Movimento per la Decrescita Felice, i Fridays for Future Firenze) vuole ricordare il pensiero e l’opera di questa straordinaria persona in modo semplice, festoso, raccogliendo quella testimonianza per mantenerla accesa come una fiaccola olimpica. Una fiaccola olimpica molto particolare, visto che fu proprio Langer a voler ribaltare il motto olimpico «citius, altius, fortius » (più veloce, più alto, più forte),nel suo esatto contrario, sintetizzato nella formula «lentius, profundius, suavius» (più lento, più profondo, più dolce), per far comprendere quanto sia fondamentale cambiare radicalmente prospettiva (anche nella propria sfera personale) se vogliamo uscire dalla spirale spirale distruttiva generata dal vortice onnivoro e bulimico dell’imperativo economico

Quelle riflessioni, quelle intuizioni hanno resistito alla storia, ci suonano perfettamente applicabili alla situazione attuale, per questo l’evento organizzato per venerdì prossimo (3 luglio) eviterà ogni tono celebrativo e commemorativo, ogni ufficialità e si svolgerà in forma camminata con momenti artistici e festosi , percorrendo a piedi i luoghi della sua Firenze, con scorci di una bellezza mozzafiato.

Il corteo prenderà avvio da Piazza Francesco Ferrucci alle ore 16,45 (presso la Rampa dei Bastioni) e da lì, percorrendo le antiche strade secondarie tipiche delle colline fiorentine, passerà per Piazza degli Unganelli (che ha uno strepitoso affaccio sulla città del Fiore) per arrivare fino al Pian dei Giullari, la zona dove Langer pose fine prematuramente alla sua vita.

Da lì riscenderà verso il Piazzale Michelangiolo, sempre passando per strade interne.

Nell’ultimo tratto del percorso Extinction Rebellion Firenze darà luogo ad una performance artistica dal titolo “La bellezza salverà il mondo ma chi salverà la bellezza?“: sullo sfondo delle Rampe del Poggi, dieci improbabili maschere accompagneranno il corteo per raccontare una storia, sospesa come in un sogno, ma che in realtà vuole farci aprire gli occhi sul fatto che la doppia crisi climatica ed ecologica sono una grave minaccia alla sopravvivenza della nostra civiltà e l’umanità non può più restare a guardare.

L’evento si concluderà con l’arrivo a Piazza Giuseppe Poggi intorno alle ore 20:00: lì i partecipanti, riuniti in modo conviviale intorno alla torre di S. Niccolò, si tratterranno insieme fino alle 21 scambiandosi ricordi, pensieri e proposte di utopie concrete. Chi lo preferisce potrà portarsi la cena o uno spuntino al seguito.

Chi vorrà esserci è invitato ad annotare su un biglietto un pensiero di Langer rimasto particolarmente impresso e a scrivere attraverso quali azioni quotidiane quel pensiero viene messo in pratica. Quei contenuti verranno raccolti e pubblicati sulla pagina facebook dell’evento, in segno di continuità.

Langer ci ha lasciato invitandoci a “continuare in ciò che era giusto”: è arrivato il momento di farlo.

Extinction Rebellion Firenze