Infermieri, assistenti infermieristici, radio manipolatori, geriatri, anestesisti specialisti in rianimazione e malattie infettive, tutto il personale ospedaliero è stato rappresentato alle manifestazioni che si sono svolte in tutta la Francia dove sono stati programmati più di 220 raduni nell’ambito di questa giornata nazionale di azione, organizzata dai sindacati e dai collettivi degli operatori sanitari (CGT, FO, UNSA, SUD, Collettivi intraospedalieri).

Durante questa eccezionale crisi sanitaria, hanno affrontato la situazione grazie alla mobilitazione di tutti gli operatori sanitari e di tutti i servizi ospedalieri e di Ehpad (case di riposo), nonostante la mancanza di maschere, letti e respiratori.

Celebrati come degli eroi al fianco di coloro che hanno continuato il loro lavoro per assicurare che nostre esigenze siano soddisfatte, agli occhi di tutti sono stati come gli ingranaggi essenziali della vita nel Paese: commesse, addetti alle pulizie, fattorini, spazzini, badanti.

Meritano molto di più di una medaglia, o un mini bonus o un omaggio il 14 luglio! (Giornata della festa nazionale in Francia). Mentre il “Ségur de la santé” (Nome che il governo ha dato alla serie di discussioni sulla salute. Questa è comunicazione politica. La parola “ségur” non significa nulla, è il nome della via dove si trova il Ministero della Salute di Parigi) sembra essere in difficoltà, le richieste espresse nell’ultimo anno rimangono le stesse: aumento degli stipendi, assunzione in base alle necessità, riapertura dei posti letto.

Va inoltre sottolineato che nel settore sanitario le donne rappresentano l’87% degli infermieri, l’88,2% degli ausiliari, il 77,1% del personale ospedaliero, il 92,8% del personale dell’EHPAD (case di riposo) e il 94,2% degli assistenti domiciliari.

C’è da sperare che i cittadini che li hanno applauditi ogni sera alle 20.00 si uniscano a loro e li sostengano nelle strade e si battano per un reale miglioramento delle loro condizioni di lavoro e per salvare i loro ospedali.

Traduzione dal francese di Francesca Grassia