Giovedì 5 marzo 2020 a Roma Amnesty International  manifesterà nuovamente dalle 18 al Pantheon per chiedere la scarcerazione dello studente egiziano dell’Università di Bologna Patrick Zaky.

L’appuntamento precederà l’udienza di sabato 7 marzo, nella quale si deciderà se rinnovare o meno la detenzione preventiva di Zaky.

L’udienza avrà luogo a un mese esatto dall’arresto, avvenuto all’aeroporto del Cairo, dell’attivista e ricercatore egiziano di 27 anni.

Zaky era partito da Bologna, dove vive per motivi di studio, per trascorrere un periodo di vacanza nella sua città natale, Mansoura, in Egitto. Una volta atterrato all’aeroporto è scomparso per 24 ore. Nessuno, compresi i suoi genitori, è stato inizialmente informato del suo arresto.

È stato poi posto in detenzione preventiva, indagato per cinque diversi capi d’accusa contenuti in un mandato di cattura emesso nel settembre 2019, quando era già in Italia: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.

“L’obiettivo della detenzione preventiva prolungata è di consegnare un prigioniero all’oblio. Per questo, è fondamentale che in vista dell’udienza di sabato prossimo, e di quelli che eventualmente seguiranno, non si disperdano l’entusiasmo, l’emozione e la solidarietà dell’ultimo mese e che ognuno continui a fare la sua parte”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

Alla manifestazione di giovedì 5 marzo hanno aderito, tra gli altri, Federazione nazionale della stampa italiana, Articolo 21 e Cooperativa Auxilium.

L’appello “Libertà per Patrick” è online all’indirizzo:
https://www.amnesty.it/appelli/liberta-per-patrick/

Per ulteriori informazioni:
“Egitto: Rapporto “Stato d’eccezione permanente” (27/11/2019)
https://www.amnesty.it/egitto-rapporto-procura-sicurezza-di-stato/