Dalla pagina Facebook di Nawal Soufi

#DiarioDiUnaGuerra
Sono nella giungla del campo. La tenda e’ fredda e non c’è elettricità. Alle 4.00 del mattino devo andare in bagno e mi trovo obbligata a svegliare 3 persone nella tenda vicina per poter fare il tratto di strada fino ai bagni. La mattina presto si sentono i colpi di artiglieria pesante. Sono le “esercitazioni” dell’esercito greco, proprio sulla spiaggia dove sbarcano i migranti e nella strada dove tante famiglie passeggiano per allontanarsi dall’inferno dei campi. Sono le 09.22, mi giungono chiamate di altre persone siriane e irachene tratte in arresto perché la loro richiesta d’asilo e’ stata rigettata. Adesso che si fa’? Preparo gli altri casi per la corte europea per mandare tutte le info agli avvocati italiani. Dov’è la stampante? Eccola! Ops… dimenticavo … non c’è elettricità e non ho più una casa perché 48 ore fa i fascisti si sono organizzati per venire ad uccidermi dentro casa. Volevano appiccare il fuoco. Ho dovuto lasciare casa mia dopo una telefonata di una persona a cui devo la mia vita. Nawal sei nella black list!
Le macchine in noleggio posteggiate davanti casa mia sono state letteralmente distrutte, ma io a casa non c’ero.
Tante realtà hanno già lasciato l’isola e la polizia e’ stata chiara più volte. I fascisti hanno mano libera e in realtà i confini dell’Europa li “difenderanno” loro. Le forze dell’ordine non hanno mosso un dito per vigilare sui checkpoint allestiti durante la notte nell’isola o quando i pestaggi sono avvenuti davanti alle telecamere e in presenza di tanto poliziotti. 
Volete sapere cosa sento nel profondo del mio cuore?
Pubblico questa foto per rendere l’idea… E’ da 3 giorni che non tolgo questa spilla dalla mia giacca. Non ho voglia di dimenticare che il massacro di #Srebrenica e’ avvenuto in quell’Europa democratica e “amante” della PACE. Qui a Lesbo non si giocano le sorti di 20.000 rifugiati. Qui verranno disegnate le sorti dell’Europa.
Trascinate i vostri corpi e venite a respirare la stessa aria che questi esseri stanno respirando per noi. Sono loro che hanno svelato il vero volto dell’Europa. Venite e portate loro dei fiori per ringraziarli.