I tamburi di guerra cominciano di nuovo a rullare, a causa dello sciagurato atto di aggressione all’Iran da parte degli USA. Come Umanisti ci sentiamo in dovere di ricordare che cosa sia la guerra e di ribadire la necessità di una risposta di pace.

Nessuno può negare le orribili conseguenze della guerra, ma evidentemente coloro che oggi hanno la responsabilità di decidere le sorti dei popoli hanno dimenticato la storia e non hanno intenzione di usare la memoria. La storia servirà pure a qualcosa? Oppure dobbiamo perdere totalmente la nostra caratteristica esclusivamente umana di “esseri storici e sociali” e vivere ogni giorno come se fosse il primo giorno, fino all’ennesimo risveglio irrimediabilmente violento?

Serve subito:

  • Smantellamento totale degli arsenali nucleari;
  • Riduzione progressiva delle armi convenzionali degli Stati;
  • Rinuncia alla guerra come metodologia di risoluzione dei conflitti.

Chiediamo l’intervento dell’ ONU per ottemperare alle sue finalità, enunciate nel primo articolo della Carta delle Nazioni Unite, ratificato dall’Italia con l. 848/1957.

Articolo 1

I fini delle Nazioni Unite sono:

1. Mantenere la pace e la sicurezza internazionale, ed a questo fine: 
prendere efficaci misure collettive per prevenire e rimuovere le minacce alla pace e per reprimere gli atti di aggressione o le altre violazioni della pace, e conseguire con mezzi pacifici, ed in conformità ai principi della giustizia e del diritto internazionale, la composizione o la soluzione delle controversie o delle situazioni internazionali che potrebbero portare ad una violazione della pace.

2. Sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sui rispetto dei principio dell’eguaglianza dei diritti e dell’autodecisione dei popoli, e prendere altre misure atte a rafforzare la pace universale.

3. Conseguire la cooperazione internazionale nella soluzione dei problemi internazionali di carattere economico, sociale, culturale od umanitario, e nel promuovere ed incoraggiare il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali per tutti senza distinzione di razza, di sesso, di lingua o di religione.

4. Costituire un centro per il coordinamento dell’attività delle nazioni volta al conseguimento di questi fini comuni.

Chiediamo che sia osservato il già citato articolo 11 della costituzione italiana.

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”

Fermiamo la guerra.