Alle 19.41 del 25 gennaio migliaia di luci si sono accese in tutta Italia per ricordare con una fiaccolata il momento esatto dell’ultimo sms inviato da Giulio Regeni nel 2016, prima di essere sequestrato in Egitto, sottoposto nei giorni successivi a feroci torture e assassinato.

In questi quattro anni si sono moltiplicate in ogni parte del paese iniziative per chiedere verità e giustizia su questa terribile vicenda. Lo striscione giallo con la scritta “Verità per Giulio Regeni” è apparso  sulle sedi di enti locali, università e biblioteche, flash mob, incontri, tavole rotonde e conferenze hanno tenuto viva l’attenzione ed espresso vicinanza e ammirazione per la straordinaria famiglia di Giulio, capace di portare avanti una battaglia dignitosa e senza odio a partire da una perdita così straziante.

Il commento di un’attivista di Amnesty International presente alla fiaccolata di Milano sintetizza sentimenti e speranze condivisi da tanti:  “Ci auguriamo che questo sia davvero l’ultimo anno di ritrovo in piazza Scala per chiedere verità è giustizia per Giulio. Ho visto tanti occhi lucidi, è stato emozionante vedere tante fiaccole accese e persone che venivano a chiedere cartelli da esporre sui loro balconi. Insomma, un momento toccante.”