Questo venerdì la Plaza de la Dignidad di Santiago del Cile si è di nuovo riempita per l’ottava settimana consecutiva; di fronte all’edificio Telefónica è stato montato un palco per il concerto “Basta ya” (Basta!) di famosi gruppi musicali cileni e non si sono verificati scontri con i Carabineros. Una delle poche canzoni non loro che gli Inti-Illimani hanno interpretato, con tutta la piazza che cantava in coro, è stata la composizione di Víctor Jara “El derecho de vivir en paz” (Il diritto di vivere in pace).

“Ci sono troppe cose che si uniscono, ma molto interesse per quello che è successo e per l’orientamento che prenderà il movimento sociale”, diceva uno dei membri di Los Bunkers, Mauricio Durán, esattamente un mese fa. Il gruppo, che non suonava da cinque anni fa, ha partecipato venerdì al concerto, a cui hanno assistito oltre centomila persone.

L’appello a partecipare incappucciati si riferiva alla nuova legge che ora vieta di manifestare con il viso coperto, così come punisce qualsiasi dimostrazione in cui vengano utilizzate barricate.

Foto-reportage di Danilo Montecerde.

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