Venerdì scorso più di cinquemila ragazze e ragazzi pescaresi scesi in piazza per lo sciopero globale contro i cambiamenti climatici, hanno chiesto al Comune di approvare una mozione di dichiarazione dello stato di emergenza climatica e ambientale.

Prontamente, la mattina stessa, i consiglieri del centrosinistra Giovanni di Iacovo, Marinella Sclocco, Mirko Frattarelli, Giacomo Cuzzi, Piero Giampietro e Francesco Pagnanelli presenti al corteo, hanno accolto questa richiesta presentando un ordine del giorno che anche il Movimento Cinque Stelle ha deciso di sottoscrivere.

Mozione che è stata però respinta questa mattina, 30 Settembre, dalla maggioranza del centrodestra di Masci. Da alcuni post di Frattarelli e della Sclocco e da alcune dichiarazioni di Claudio Mastrangelo, dei Giovani Democratici, alla base della decisione di respingere la mozione ci sarebbe una motivazione prettamente politica ed ideologica.

“Avevamo intenzione di far sì che il comune desse un segnale come istituzione, ovviamente simbolico sul tema, ma si è preferito politicizzare il dibattito e ignorare il sentimento di tanti, soprattutto degli oltre cinque mila ragazzi che venerdì scorso hanno manifestato per le strade della città, chiedendo un impegno da parte delle istituzioni” scrive su Facebook il consigliere Frattarelli.

E ancora “Che dispiacere constatare che sia stato un voto di parte spinto da un pregiudizio. Che dispiacere.” dice la Sclocco.

“Noi non ci tireremo indietro, perché sono in ballo il futuro e la vita di tutti noi, al di là delle nostre rispettive bandiere di partito. In piazza il cartello di una ragazza recitava “Respect existence or expect resistance” con una rosa rossa disegnata vicino. Credo che non ci siamo parole e simboli più appropriati alla volgarità istituzionale che stamattina è andata in scena a Pescara”. Conclude Mastrangelo.