Più di 50 famiglie vivono sulle pendici del Cerro 18 nel comune di Lo Barnechea a Santiago, capitale cilena, e per ordine dell’autorità comunale, in meno di tre mesi saranno rimosse e le loro case distrutte. Il deputato umanista Tomás Hirsch ha convocato il sindaco insieme agli abitanti con una massiccia protesta di fronte al comune.
I vicini, insieme al deputato Tomás Hirsch, hanno manifestato contro l’ordine di sfratto promosso dal sindaco del comune, Felipe Guevara, che cerca di allontanare più di 50 famiglie che risiedono alle pendici del Cerro 18 in un massimo di tre mesi.
A questo proposito, il parlamentare ha assicurato che “prima c’è il diritto umano delle persone che devono avere dove vivere. Come possono buttarli per strada? Come possono dire alle persone “vai a Buin, a Paine o a 50 km”? Vivono qui, lavorano a Lo Barnechea, hanno i loro figli nelle scuole qui. Non puoi entrare e buttarli fuori. Inoltre, secondo il sindaco Guevara, lì non è “abitabile”. Come è possibile che ci siano appartamenti e case sulle colline di La Dehesa? Chiediamo che le persone possano continuare a vivere nel loro comune e non finire per strada.
“I vicini sono arrivati qui molto prima del sindaco, prima del funzionario che senza alcun rispetto dice loro che devono andarsene. E’ indegno. Sono famiglie della città di Lo Barnechea che hanno vissuto qui storicamente. Se il sindaco vuole fare un progetto o un’attività immobiliare che lo faccia in un altro luogo e non a spese dei vicini e degli abitanti” ha detto Hirsch.

Traduzione dallo spagnolo di Silvia Nocera