Duecentocinquanta milioni di dollari per i generali del Sudan che hanno assunto il potere dopo la caduta del presidente Omar Al Bashir: a stanziarli è stata l’Arabia Saudita, in una fase segnata da incertezze e tensioni, con migliaia di manifestanti che continuano a chiedere la formazione di un esecutivo guidato da civili.

Il pacchetto di aiuti è stato annunciato pochi giorni dopo un finanziamento analogo erogato dagli Emirati Arabi Uniti, un altro Paese che ha acquisito influenza a Khartoum in conseguenza della crisi economica aggravata dalla secessione del Sud Sudan nel 2011.

Il sostegno saudita si inserisce in un contesto delicato, con migliaia di dimostranti che restano accampati all’esterno del quartier generale dell’esercito. Ancora ieri, nel corso di sette ore di negoziati, i rappresentanti dei movimenti sociali hanno ribadito la richiesta di un esecutivo nel quale i civili siano maggioranza. Un portavoce della giunta, il generale Shamseddine

Kabashi, ha detto che al centro dei colloqui resta “una transizione” di tre anni e che un accordo potrebbe essere annunciato già oggi