Alla vigilia del Capodanno, il 16 marzo il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev ha firmato un decreto di grazia in favore di oltre 400 detenuti, almeno 51 dei quali stavano scontando condanne per ragioni politiche.

Tra questi ultimi, sono tornati in libertà quattro prigionieri per i quali Amnesty International aveva promosso campagne e appelli: Ilkin Rustamzade, appartenente a un movimento giovanile, in carcere dal 2013 per aver criticato il governo; Bayram Mammanov e Giays Ibrahimov, condannati a 10 anni nel 2016 per aver imbrattato una statua dell’ex presidente Heydar Aliyev; e Fuad Garhamanli, imprigionato nel 2017 per aver criticato su Facebook la mano dura usata dalle forze di sicurezza nel villaggio di Nardaran.