Aspettavamo l’ennesima emergenza rifiuti natalizia, ampiamente annunciata da mesi di incuria e malagestione nella raccolta rifiuti stradale in tutta Roma, ma questa mattina alle 4,30 è scoppiato un incendio gigantesco nell’impianto TMB Salaria (che tratta i rifiuti non differenziati) di AMA generando una catastrofe nella gestione dei rifiuti a Roma.

Un impianto quello di AMA Salaria al centro di una mobilitazione popolare, da parte dei residenti di Fidene – Villa Spada – Serpentara ma da mesi di tutto il Municipio III, che dura da quindici anni in relazione alla insopportabile puzza generata dal rifiuto che marcisce da quando è scaricato dai camion che nella fase di trattamento di materiale organico già in parte decomposto dall’attesa nei capannoni.

La situazione drammatica dell’incendio al Salario non solo azzera la già precaria capacità impiantistica di AMA per i rifiuti NON differenziati ma crea ulteriori problemi di tossicità in atmosfera in tutta Roma, dati dalle inevitabili emissioni di diossine e polveri sottili dovute alla combustione di materie plastiche accatastate, polveri che viaggiano a decine di chilometri di distanza.

Nell’intervista stamattina a Radio Vaticana ho ricordato le condizioni indecenti con cui è stato tenuto da anni quell’impianto divenuto un improprio deposito di stoccaggio di rifiuto “tal-quale” NON differenziato in attesa di trattamento, con capannoni quasi sempre stracolmi che mettono a serio rischio la salute dei lavoratori in primo luogo e dei residenti che ne respirano i MIASMI da decenni.

Questa condizione perdura da anni, ed in particolare negli ultimi TRE ANNI oramai si dimostra la totale incapacità politica e di gestione da parte dell’attuale GIUNTA M5S e della totale inadeguatezza dell’assessora Montanari, che ha fatto montagne di carta – organizzato convegni e invitato improbabili “task force”, tutto salvo che delineare un Piano di azione operativo e finanziato con risorse certe per raddoppiare la raccolta domiciliare in tutta Roma come previsto dalla Delibera capitolina n. 129/2014, che invece indica tuttora la strada corretta da percorrere. Infatti la raccolta differenziata che nel 2014 era già al 38% con la nuova Giunta Raggi è ferma da tre anni al solo 40% mentre permane il 60% di rifiuto NON differenziato che alimenta questi impianti di trattamento meccanico biologico TMB oltre che INCENERITORI e soprattutto DISCARICHE ….. ALTRO CHE RIFIUTI ZERO ….. ALTRO CHE MATERIALI POST-CONSUMO ….

Massimo Piras per Campagna Sblocca Italia Game Over