Le defezioni nell’esecutivo confermano le difficoltà della premier, che dovrebbe provare a ottenere il via libera alla bozza di accordo in Parlamento.

In bilico l’accordo di Londra con l’UE e in bilico anche il governo di Theresa May. A lasciare oggi in segno di dissenso nei confronti della proposta di intesa approvata ieri a Downing Street sono stati ben due ministri, quello per l’Irlanda del nord Shailesh Vara e quello per la Brexit Dominic Raab.

“Con molta tristezza e rammarico ho presentato la mia lettera di dimissioni da ministro”, ha scritto il ministro britannico per l’Irlanda del Nord, Shailesh Vara, in una lettera indirizzata al Parlamento.

Cinquantotto anni, Vara è un conservatore come May. Uno dei nodi più difficile da sciogliere nel negoziato tra l’Unione Europea e Londra riguarda proprio lo status dell’Irlanda del nord e il suo futuro rapporto con l’Irlanda, Stato membro dell’UE.

Nella bozza di intesa licenziata ieri a Londra si prevede un’unione doganale per la Gran Bretagna con l’UE e una sorta di mercato unico comunitario per Belfast, almeno fino al 2021, affinché il confine tra le due Irlande resti il più tenue e meno divisivo possibile.

“Non posso in buona coscienza sostenere i termini proposti per il nostro accordo con l’Ue” ha annunciato invece su Twitter il ministro per la Brexit Dominic Raab.

Le defezioni nell’esecutivo confermano le difficoltà della premier, che dovrebbe provare a ottenere il via libera alla bozza di accordo in Parlamento cercando il sostegno anche dell’opposizione laburista. Il voto è in programma il 6 dicembre.

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