Il Regno di Axum sorse nel I secolo a.C. nella zona settentrionale dell’Etiopia. Le sue origini sono ancora sconosciute, ma sappiamo che fu uno dei regni più potenti e soprattutto il primo regno cristiano d’Africa.

Al culmine della sua espansione, si estendeva attraverso zone dell’odierna Eritrea, dell’Etiopia, dello Yemen, dell’Arabia Saudita meridionale, della Somalia occidentale, di Gibuti e del Sudan settentrionale e aveva rapporti commerciali con Roma, la Cina, l’India e la Persia. Ricco di avorio, incenso e oro, fu il primo regno africano a battere moneta propria e rappresentò un luogo d’incontro per una grande varietà di culture – egiziana, nubiana, araba e indiana. Nelle città axumite vivevano cristiani, ebrei, musulmani e perfino minoranze buddiste. Poiché gli Axumiti diedero asilo e protezione ai primi seguaci di Maometto, i musulmani non tentarono mai di rovesciare il regno, anche quando diffusero la loro religione in tutto il Nordafrica. Il regno entrò poi in un lento ma inesorabile declino, culminato con l’invasione della Regina Gudit, conosciuta anche con il nome di Giuditta.

Tra il 320 e il 360 d.C. il re Ezana divenne il primo sovrano cristiano. La Chiesa ortodossa etiope è dunque l’unica Chiesa cristiana autoctona di antica tradizione dell’Africa sub-sahariana. In precedenza si praticava una religione tradizionale e poi, con Menelik, primo figlio di Salomone e della Regina di Saba, si diffuse un giudaismo africano, che aveva un calendario diverso da quello occidentale ed ebraico.

Il Regno di Axum si distinse anche per le sue straordinarie opere architettoniche e artistiche, dai palazzi, agli enormi obelischi, fino alle chiese, tra cui le undici chiese scavate nella roccia del sito di Lalibela, fatte costruire dall’omonimo re e l’inaccessibile monastero fortificato di Debré Damo. Secondo una leggenda, una delle chiese custodirebbe l’Arca dell’Alleanza. Il guez, una lingua semitica, veniva usata nella liturgia e si parla ancora oggi.

L’Impero di Etiopia venne fondato nel XII secolo, proclamando la propria continuità con l’antico Regno di Axum e spodestando l’ultimo discendente della regina Gudit. Riuscì a respingere gli eserciti arabi e turchi e insieme alla Liberia fu l’unico paese africano a evitare la colonizzazione, a eccezione del breve periodo tra il 1936 e il 1941 in cui l’Etiopia venne annessa all’Africa orientale italiana. Il suo ultimo imperatore, Ras Tafari Makonnen, più conosciuto con il nome di Hailé Selassié, venne deposto con un colpo di stato nel 1974.