Il nuovo Governo nella sua collegialità favorisca un cambio di passo nelle politiche ambientali che faccia capire come il rilancio e la competitività del Paese su scala globale debbano essere fondate su alti standard di qualità per: rendere sostenibili le scelte economiche e i consumi, aumentare l’efficienza nei processi produttivi e nei trasporti, diminuire le emissioni e i rifiuti, perseguire l’emancipazione energetica attraverso le fonti rinnovabili e la decarbonizzazione, conservare e valorizzare il nostro capitale naturale e i servizi ecosistemici.

 

Questo il principale messaggio lanciato nel corso dell’incontro di oggi con il neoministro dell’Ambiente Sergio Costa dalle 23 Associazioni ambientaliste promotrici dell’“Agenda Ambientalista 2018” –  presentata a tutte le maggiori forze politiche durante la campagna elettorale – che nella sua versione integrale contiene 50 proposte per la nuova legislatura suddivise per 18 filoni tematici.

 

Tra le iniziative più rilevanti e urgenti che sono state sottoposte al Ministro Costa si segnalano:

 

ENERGIA E CLIMA – Dare attuazione all’impegno assunto con la Strategia Energetica Nazionale 2017 approvando una norma per la fuoriuscita dal carbone al 2025 e definire in modo partecipato il Piano Energia e Clima, che va approvato entro il 2018, come primo passo della Strategia di decarbonizazione a lungo termine;

 

TRASPORTI E INFRASTRUTTURE – definire un Piano nazionale della Mobilità che aggiorni il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL) del 2001 favorendo i vettori di trasporto sostenibili (treno, autoveicoli elettrici, mobilità dolce a cominciare da quella ciclistica), facendo un check nazionale sulle opere ereditate dalla legge Obiettivo;

 

VALUTAZIONI AMBIENTALI – Tornare alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) sul progetto definitivo, sanzionare severamente chi non ha fatto o eluso gli obblighi della VIA e scegliere imembri delle Commissioni tecniche di valutazione ambientale tramite procedure pubbliche di selezione.

 

CONSUMO DEL SUOLO, DIFESA DEL SUOLO  E USI CIVICI – 1. Semplificare le procedure per l’abbattimento delle case abusive e riprendere l’iter del disegno di legge sul consumo del suolo approvato dal Senato nella passata legislatura con le necessarie modifiche migliortive; 2. Ridare centralità alle Autorità di distretto idrografico nella manutenzione del territorio, chiarendo le funzioni delle Strutture di missione “Italia Sicura” e “Piano Casa Italia”; 3. Realizzare una Carta nazionale delle terre e dei demani civici illeggitimamente occupati.

 

BONIFICHE E RIFIUTI – 1. Varare una Strategia nazionale per stabilire le priorità per gli interventi di bonifica nei siti inquinati e un Supefund per intervenire sui “siti orfani”  (senza proprietari); 2. Dare un segnala su produzione e consumi, definendo un Programma nazionale di prevenzione per diminuire la quantità di rifiuti prodotti e istituendo una cauzione sugli imballaggi monouso.

 

BIODIVERSITA’ E AREE PROTETTE E PAESAGGIO – 1. Avviare il percorso verso la III Conferenza nazionale sui parchi entro il 2020 con l’obiettivo di costituire una rete ecologica integrata a salvaguardia della biodiversità, come richiesto dall’Europa; 2.  Perfezionare nel frattempo l’iter istitutivo dei Parchi Nazionali (PN) e della Aree Marine Protette (AMP) a partire da quelli già finanziati (tra cui i PN di Portofino, Matese e della Costa teatina e le AMP del Conero e di Otranto) e mettere a regime la governance delle aree protette esistenti, procedendo alla nomina dei presidenti, direttori e membri dei consigli direttivi mancanti; 3. Chiedere il completamento della stagione dei nuovi Piani paesaggistici regionali (al momento solo Puglia, Sardegna e Toscana hanno piani approvati) per tutelare adeguatamente il nostro territorio.

 

TUTELA DEL MARE E DELLA MONTAGNA – 1. Dichiarare a tutela dell’ecosistema marino una lotta senza quartiere alla pesca illegale, assicurare una reale tutela dei cetacei cominciando dal rilancio del santuario Pelagos e rispondere adeguatamente alle richieste comunitarie di piena attuazione della Strategia per l’ambiente marino; 2. Varare adeguati provvedimenti legislativi a tutela degli ambienti alpini e appenninici, sostenendo anche il turismo verde nelle aree montane per favorire la destagionalizzazione delle economie locali.

 

AGRICOLTURA – Sostenere in sede europea una radicale riforma della Politica Agricola Comune (PAC) basata sui principi dell’Agroecologia, predisponendo anche un Piano nazionale improntato su questi principi e varare una nuova legge  sull’agricoltura biologica che punti a raggiungere l’obiettivo al 2030 del 50% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata)  a colture biologiche e al 100% nelle aree protette, garantendo nel contempo un’adeguata  revisione e attuazione del PAN Pesticidi e il divieto assoluto di coltivazione di prodotti OGM.

 

DIRITTI E DELITTI AMBIENTALI –  Rendere più efficace ed effettiva l’applicazione degli ecoreati, attivando azioni di prevenzione e contrasto sul territorio più rapide, definendo un sistema unico nazionale in cui far confluire le sanzioni e completando la riforma del 2015 con l’aggiunta di nuovi delitti ambientali che assicurino anche la tutela della fauna selvatica.

 

L’Agenda Ambientalista 2018 presenta 50 proposte per 18 filoni tematicienergia e clima; trasporti e infrastrutture; valutazioni ambientali; consumo del suolo; difesa del suolo; usi civici; bonifiche; rifiuti; biodiversità ed aree protette; mare; montagna; beni culturali e paesaggistici; agricoltura; turismo e ambiente; Ministero dell’Ambiente; andare oltre il PIL; diritti e delitti ambientali; informazione, educazione, formazione e partecipazione ambientale.

L’importante iniziativa unitaria è promossa da 23 Associazioni ambientaliste: Accademia Kronos, AIIG, Associazione Ambiente e Lavoro, CTS, ENPA, Fare Verde, Federazione Pro Natura, Federazione Italiana Amici della Bicicletta – FIAB, Forum Ambientalista, Greenpeace Italia, Gruppo di Intervento Giuridica Onlus, Gruppi di Ricerca Ecologica, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, Mountain Wilderness, Rangers d’Italia, SIGEA, Slow Food Italia, TCI, VAS, WWF.