L’educazione, per noi, è la più nobile e significativa tra le attività umane perché è l’avanguardia della direzione evolutiva dell’essere umano e non la “retroguardia”, com’è stata fino a ora”. (Aguilar e Bize)

La missione di una nuova educazione è abilitare le nuove generazione all’esercizio di una visione plurale e attiva della realtà, una visione integratrice, ampia, aperta, non dogmatica, contemporanea.

Se ne parla nel libro Pedagogia dell’intenzionalità. Educare una coscienza attiva, scritto da Mario Aguilar e Rebeca Bize, appena tradotto in italiano dalla Multimage, la casa editrice dei Diritti Umani,.

Secondo gli autori, il ruolo degli educatori è estremante rilevante nei tempi a venire, il compito è far sì che l’essere umano abiliti tutte le capacità umane rompendo la dicotomia tra interiorità e esteriorità, affinché esprima il meglio di sé, le sue massime potenzialità in direzione di un salto qualitativo che apra la reale possibilità di un mondo nuovo, accogliente, nonviolento, pienamente umano, ponendo fine all’attuale paradigma culturale patriarcale, prevaricatore e violento.

Questo è il compito principale di una nuova educazione basata sui fondamenti di un nuovo paradigma, orientata da un’utopia sociale di carattere nettamente umanizzatore, da realizzarsi attraverso una pratica educativa coerente con tutti i suoi principi.

E’ inoltre importante chiedersi chi è l’essere umano che stiamo educando, per avere una visione chiara della complessità del tema che stiamo affrontando.

Due appuntamenti per approfondire la tematica e presentare l’edizione italiana del libro, organizzati dal Centro di Nonviolenza Attiva, Energia per i diritti Umani e Multimage:

ROMA > martedì 15 maggio 2018 ore 19

presso Energia per i Diritti Umani> Via degli Equi 45, 00185 Roma

https://www.facebook.com/events/2046658322214981/

 

MILANO> mercoledì 16 maggio 2018 ore 19

presso Lato B – l’altro lato di Milano > Viale Pasubio 14, 20154 Milano

https://www.facebook.com/events/1720350408013698/

partecipano:

>Mario Aguilar, co-autore e presidente del ‘Colegio de Profesores’ cileno

>Olivier Turquet, direttore della casa editrice Multimage

> Annabella Coiro, referente dei progetti educativi del Centro di Nonviolenza Attiva

> Dino Mancarella, dottore in scienze dell’educazione sociale, formatore alla nonviolenza.

Come dicono gli organizzatori: Un incontro per chi è interessato a costruire il futuro delle prossime generazioni.’

Entrambi gli appuntamenti sono pubblici e gratuiti

ALCUNE ANTICIPAZIONI SUL LIBRO

Abbiamo tra le mani un libro molto ben elaborato, che in poche pagine racchiude una proposta rivoluzionaria nell’ambito dell’educazione. Non solo e valido per il suo contenuto, ma anche per la metodologia impiegata.”

Aurora Marquina, Professora UNED, Madrid

 

Vorrei far notare che stiamo parlando di un tema che ci preoccupa e che ci occupa, un tema che per noi ha un senso. Ha un senso ciò che succede all’umanità, ha un senso quel che succede ai bambini. Ci preoccupiamo dell’umanità dei bambini, perché nel fondo ci preoccupiamo di noi stessi. […] Questo è un gran libro nei suoi contenuti, converge nella nostra visione dal punto di vista della biologia culturale, nella direzione di proporre un’azione che si occupa della formazione degli insegnanti, grazie alla creazione di spazi in cui le ispirazioni, i desideri di ben-essere, la visione etica, il senso sociale, la responsabilità sociale, la disposizione a vedere e ascoltare i bambini sono centrali.”

Humberto Maturana Romesín, Fondatore dell’Istituto Matriztico, Santiago del Cile

 

Abbiamo applicato molte proposte contenute in questo libro nelle nostre pratiche educative, sperimentando che una nuova educazione non è solo necessaria ma anche possibile. Si può creare quell’armonia appagante tra il mondo interno ed esterno di cui parlano gli autori, dove il rifiuto della violenza non è solo intellettuale ma coinvolge una rivoluzione anche fisiologica. Riconosciamo un tentativo di costruire un’educazione che non abbia come obiettivo la tecnicità, le esigenze della produttività lavorativa e della globalizzazione economica, ma le superi senza negarle per dirigersi verso una piena realizzazione di ogni caratteristica dell’essere umano.”

Annabella Coiro, e Dino Mancarella, autori della prefazione all’edizione italiana del libro di Aguilar e Bize