Dopo anni di dibattito anche in Italia finalmente è stata approvata una legge che regolamenta il fine vita: legge sul testamento biologico.
Senza entrare nel merito della legge, crediamo che ogni essere umano abbia il diritto di determinare la propria esistenza fino alla morte, ma vogliamo mettere l’attenzione su un altro aspetto del tema.

La legge viene applicata a chi non può essere curato rispetto patologie o malattie dove non esista cura, e/o che non voglia prolungare la propria vita in situazione degenerativa.

Il Parlamento che ha votato questa legge, è lo stesso Parlamento che continua a tagliare i fondi sulla sanità e sulla ricerca.
Dai promotori di questa legge, Radicali in primis, non abbiamo mai sentito una parola contro la costante, oramai da decenni, tendenza alla privatizzazione della sanità, e mai una voce contro i tagli costanti alla ricerca, all’assistenza dei malati e delle persone non più autosufficienti.

Crediamo che sia un bene che ci sia una legge che regolamenti il fine vita, ma sarebbe opportuno accompagnare questa legge con:
– Aumento di fondi pubblici per garantire il diritto alla salute gratuita e di buon livello per tutti;
– Aumento di finanziamenti pubblici per la ricerca, anche per le malattie più rare e degenerative;
– Aumento di fondi pubblici per la prevenzione;
– Aumento di fondi pubblici per l’assistenza alle persone malate e non autosufficienti e alle loro famiglie;
– Eliminazione a livello internazionale, dei brevetti e dei copyright sui medicinali da parte delle case farmaceutiche.

In sintesi: aumentare i fondi pubblici per sanità, ricerca ed assistenza ed eliminare qualsiasi speculazione e profitti sui farmaci.