Oggi, 6 ottobre 2017 è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace 2017 all’ICAN, la campagna internazionale contro le armi nucleari. Al di là dell’estenuante operato giornaliero che da anni è portato avanti dall’ICAN e dai suoi numerosi partner sparsi per il mondo, nella motivazione si legge che il Nobel è essenzialmente legato agli sforzi fondamentali per il Trattato Onu firmato lo scorso luglio a New York e che prevede la messa al bando definitiva delle armi nucleari.

Oggi tutte le radio, le tv, i tg, i giornali strimpellano a più non posso notizie sull’ICAN, su cosa sia e sul Trattato di proibizione delle armi nucleari di cui pochi tra l’opinione pubblica conosconevano l’esistenza.

Ma dove erano gli stessi media quando si svolgevano a New York gli incontri tra i Paesi per giungere infine a redigere questo storico trattato? Di cosa parlavano? E di cosa scrivevano? E perchè ne hanno praticamente oscurato l’esistenza?

Come mai i media mainstream non hanno raccontato alla gente che oltre 120 Paesi del pianeta si sono seduti attorno a un tavolo per accordarsi sulla messa al bando definitiva delle armi nucleari?

E in Italia, come mai la gran parte dei media mainstream non ha messo in rilievo la scandalosa e illogica posizione filo nucleare sostenuta dal nostro governo e portata avanti ciecamente dal Belpaese sia prima che durante che dopo la firma del trattato stesso? Come mai nessuna parola sul boicottaggio dell’Italia e della massime potenze mondiali ad un accordo così rilevante per le sorti dell’essere umano?

Come mai si sono scritti fiumi di parole del siparietto tra Korea e USA sulle strategiche nucleari mentre in questi mesi si è taciuto sul fatto che il resto del mondo (il famoso 99%) aveva concordemente deciso d’intraprendere la via dell’abolizione delle armi nucleari? Forse lo spirito guerrafondaio scalda gli animi più che quello pacifista? O meglio, forse è più “utile” abbrutire l’opinione pubblica con la violenza piuttosto che sensibilizzarla alla nonviolenza?

Adesso ci toccherà ascoltare le dichiarazioni ipocrite e bugiarde dei politici di turno ai quali verrà chiesto inevitabilmente un’opinione sull’assegnazione del Nobel per la Pace 2017. Con che coraggio chi ci governa si feliciterà di tale premio? Con che spudorata ipocrisia aggirerà le domande che qualche giornalista illuminato porrà sulla posizione anti disarmo nucleare dell’Italia?

E d’altro canto, i media, come potranno sentirsi la coscienza pulita e come potranno reputarsi ancora credibili parlando senza sosta, nelle prossime 48 ore, di qualcosa (il Trattato di proibizione delle armi nucleari) che avevano deciso di nascondere all’opinione pubblica tra l’altro venendo meno alla loro missione di diritto all’informazione?

Oggi è la vittoria di una nuova sensibilità che tutti noi, nessun escluso, abbiamo il dovere di coltivare giornalmente. Oggi è la vittoria della società civile, di quella fetta di mondo che, malgrado la lobotomizzazione delle masse condotta in primis dai mass-media di sistema, riesce ancora a cogitare col cuore e ad agire con umanità.

Attendiamo i media mainstream e i governanti al bivio delle verità e nell’attesa, in questo giorno di celebrazione e di gioia, siamo fieri di scrivere: noi lo avevamo detto!

Noi abbiamo garantito in modo libero una informazione vera.