Convegno-Assemblea sabato e domenica 14-15 ottobre 2017 presso il Centro sociale 28 maggio, Rovato (BS) – via Europa, 48 Basta guerre comunque le si chiamino

Inquadramento

BASTA GUERRE – BASTA MASSACRI

I “rappresentanti dei governi di tutto il mondo che organizzano conferenze di pace e parlano della «Lega delle Nazioni» e di «Pace internazionale», contemporaneamente si preparano al riarmo mondiale in vista di un nuovo massacro.”

Queste parole, del pacifista anarchico ed antimilitarista Ernst Friedrich, scritte nel 1924 di quasi un secolo fa, furono profetiche per quanto iniziò a realizzarsi poco più di 10 anni dopo, ma sono ancora oggi drammaticamente attuali: i massacri infatti continuano e l’indifferenza, il fatalismo e la rassegnazione regnano sovrani.

Su questo punto la narrazione strategica, vera e propria disciplina accademica e arma effettiva dell’arte della guerra, svolge un ruolo fondamentale e continua ad essere efficace nell’anestetizzare la coscienza collettiva. A questo scopo concorre non solo l’esercito dei mercenari della stampa e di altri media ma, ben al di sopra di essi, con maggiore e criminale colpevolezza, altri attori decidono quali verità nascondere o deformare, e quali falsità diffondere. Sono grande parte degli intellettuali, delle gerarchie religiose, e della sinistra politica, almeno quella che è o è stata in parlamento, oltre ad alcune associazioni che si autodefiniscono pacifiste ma che talvolta sostengono interventi militari.

L’ex segretario generale dell’ONU Boutros Ghali (poco amato dagli Stati Uniti) ebbe a dire, a metà degli anni ‘90, che mentre per secoli le decisioni politiche fondamentali erano legalmente prese da élite, con l’esclusione della grande maggioranza della popolazione, ora a decidere è l’opinione pubblica, ovvero è l’opinione pubblica a dare legittimità all’autorità. Da qui l’importanza della narrazione strategica affidata agli intellettuali ed alle altre istituzioni. Da qui le delinquenziali responsabilità che costoro si sono assunti e continuano ad assumersi.

Fino ad un secolo fa gli intellettuali, che già tradivano la propria missione originaria di ricercatori e difensori della verità sostenendo tesi adatte a compiacere i potenti, si rivolgevano solo alle classi dirigenti; ora invece le menzogne costruite ad arte con l’aiuto di gruppi multidisciplinari di “esperti” sono somministrate direttamente alla intera popolazione per convincerla ad assumere posizioni diametralmente opposte ai suoi interessi; e spesso queste mistificazioni hanno successo.

Una vera e propria trappola democratica. Analoga involuzione rispetto ai fini originari hanno avuto altri soggetti: politici, religiosi e sociali , istituzionali e non.

Questa è la situazione, e in questa situazione ci è dato il compito di diradare le nebbie della falsa coscienza inculcata da infidi amici e da infidi e cattivi maestri.

È un compito molto oneroso e di lungo percorso in cui il primo passo è quello di iniziare una contro-narrazione di quanto sta avvenendo da un quarto di secolo. Per fortuna vi sono ancora alcuni intellettuali, politici di sinistra, religiosi e pacifisti non corrotti e non cinici, disponibili a quest’ impresa. È a costoro che ci siamo rivolti per un contributo in questo primo incontro pubblico, che si concluderà in un’assemblea per costruire una manifestazione a Ghedi contro le guerre in corso, e quelle in programma, e contro la costruzione e la detenzione di tutte le armi a partire da quelle, nucleari ma non solo, destinate a generare orribili olocausti. I quali saranno elogiati dai cortigiani e dai tifosi dei massacri filantropici, alla maniera di come si espresse l’Unità all’indomani dell’olocausto giapponese, il 10 agosto 1945, quando titolò che le due bombe atomiche erano state sganciate “Al servizio della civiltà”.

Programma
Sabato 14 ottobre: MATTINA – CONVEGNO

1^ relazione: Manlio Dinucci (9:30-10:15)
La terza guerra mondiale oggi, quali i motivi, gli attori (a partire da USA, NATO, UE ONU), gli interessi, le caratteristiche.

2^ relazione: Rossana De Simone (10:15-11:00)
Dal “Nuovo Modello di Difesa” del 1991 al “Libro Bianco” della Pinotti: come calpestare l’art.11 della costituzione, liberare la guerra e definire un nuovo modello di società militarizzata.

3^ relazione: Giorgio Cremaschi (11:00-11:45)
Neoliberismo e guerra. Quali gli effetti sulla società e come possiamo resistervi.

Eventuali domande per chiarimenti sulle tre relazioni (11:45-12:30)

PAUSA PRANZO (12:30-14:00)

Sabato 14 ottobre: POMERIGGIO – CONVEGNO

4^ relazione: Enrico Piovesana e Giorgio Beretta (14:00-14:45)
Spese militari ed esportazione di armi nel tempo della guerra.

5^ relazione: Antonio Mazzeo (14:45-15:30)
Ricerca e Sviluppo Militare: il reclutamento alla guerra dell’università e della scuola.

6^ relazione: padre Alex Zanotelli e don Fabio Corazzina (15:30-16:15)
Globalizzazione, Crisi, Guerra e Fenomeni migratori, LA RISPOSTA MILITARE DEL SISTEMA.

7^ relazione: Angelo Baracca (16:15-17:30)
Contro i dottor Stranamore della guerra atomica, bandire le armi atomiche anche in Italia, via le armi nucleari dalle basi aeree (Ghedi, Aviano, …) e le navi, con armi o propulsione nucleare, dai porti, fermare la filiera nucleare (dalle centrali nucleari ai vettori come l’F35).

Domenica 15 ottobre: ASSEMBLEA
presso il Centro sociale 28 maggio, Rovato (BS) – via Europa, 48

(9:30-13:30)
Assemblea dei Comitati contro la guerra e i suoi strumenti

Pensare globalmente ed agire globalmente e localmente contro la guerra

La parola passa ai Comitati
Attività ed azioni intraprese nei vari territori, risposta della popolazione e repressione, proposte per smilitarizzare l’economia, la società, la scuola e per aumentare la capacità di resistenza alla guerra, proposte per azioni future. Solidarietà a favore di tutti i soggetti che agiscono localmente contro gli strumenti della guerra.

Proposta di una Manifestazione a Ghedi
da decidere collettivamente
Via le atomiche dall’Italia

Promuove: Forum Contro la Guerra
http://www.forumcontrolaguerra.org/
forumnoguerra.blogspot.com/
forum.no.guerra@gmail.com