Il Position Paper Ilva 2017 è stato consegnato dalla delegazione di PeaceLink agli europarlamentari in visita a Taranto, e fornisce il quadro complessivo aggiornato delle criticità ambientali e sanitarie. Sarà presentato a tutte le istituzioni competenti, a partire dal nuovo sindaco di Taranto.

Un position paper è un documento che esprime il punto di vista di un’organizzazione su una tematica complessa e oggetto di controversia e che riporta gli aggiornamenti più recenti in merito.

In questo Position Paper ILVA 2017 vengono racchiuse in un quadro d’assieme le più recenti evidenze circa la persistenza a Taranto di gravi criticità ambientali e sanitarie. Tali criticità solo così documentate ed eclatanti che non consentono di dichiarare risolta la “questione ILVA”. Esse consigliano viceversa un approccio critico e preoccupato per la salute attuale dei cittadini di Taranto, specie ora che la nuova proprietà si appresta a prendere in mano lo stabilimento con l’obiettivo di aumentarne la produzione.

Il Position Paper ILVA 2017 presentato agli europarlamentari viene illustrato oggi alle ore 13 anche ai giornalisti in una conferenza stampa davanti alla prefettura di Taranto.

Il Position Paper sarà inviato al nuovo sindaco di Taranto, al presidente della Regione, al presidente della Provincia, alla Cabina Regionale per la qualità dell’Aria (di cui PeaceLink fa parte), all’ARPA, alla ASL e al Ministero dell’Ambiente.

PeaceLink chiede al Sindaco di Taranto un incontro ufficiale per illustrare il Position Paper.

In tale documento le criticità evidenziate e persistenti sono molte e vengono elencate una per una.

Parte dalla conferma della maggiore tossicità delle polveri di Taranto per passare ai Wind Days, al rischio di ictus e infarto come rischio immediato delle polveri sottili, alla necessità di un osservatorio della mortalità aggiornato in tempo reale, all’impatto che le sostanze neurotossiche hanno sul quoziente di intelligenza dei bambini del quartiere Tamburi, alle nuove evidenze circa la presenza di naftalina nelle urine delle donne, al rischio che l’inquinamento degli altoforni possa generare nanoparticelle di magnetite che entrano nel cervello (come recenti studi confermano in altri siti inquianti) con il pericolo di processi degenerativi del sistema nervoso. Il rischio magnetite – non acora approfondito a Taranto – diventa ancora più preoccupante se si passa a considerare l’unicità della polvere di Taranto che, attaccandosi alla calamita, risulta possedere caratteristiche uniche e altamente tossiche. Il Position Paper si sofferma poi sui picchi di diossina riscontrati nei deposimetri del quartiere Tamburi, sulla mancata bonifica dei pascoli e sulla mancata messa in sicurezza d’emergenza della falda superficiale e profonda sotto i parchi minerali dell’ILVA.

Nel Position Paper un posto particolare è riservata alla salute dei lavoratori ILVA, per i quali non vi è mai stata alcuna indagine complessiva basata sul registro dei lavoratori esposti alle sostanze cancerogene, registro di cui da tempo PeaceLink chiede l’attivazione in funzione di sorveglianza sanitaria, specie per gli operaio della cokeria.

Il Position Paper illustra l’aberrazione giridica dell’immunità penale riservata a chi acquista l’ILVA, decretata dall’ultima legge salva-Ilva.Vi è poi una dettagliata elencazione delle norme europee non applicate a Taranto, contenute nelle direttive di cui si invoca l’effettiva applicazione e in virtù delle quali sono partite due procedure di infrazione per l’ILVA di Taranto.

Infine è illustrato lo Studio Forastiere 2016, che aggiorna la situazione epidemiologica di Taranto e conferma il messo fra inquinamento industriale e compromissione della salute dei tarantini.

Il Position Paper è scaricabile qui.