Giovedì 25 maggio 2017 i co-fondatori del nuovo movimento politico democratico DiEM25, Yanis Varoufakis e Srecko Horvat hanno tenuto una conferenza stampa nel “Salone Rosso” del teatro berlinese “Volksbühne”, lo stesso dove tutto è cominciato più di un anno fa. Hanno descritto lo sviluppo del movimento pan-europeo DiEM25 e presentato la loro “roadmap” politica in preparazione delle prossime elezioni europee con il motto “New Deal Europeo”.

DiEM25 è nato nel febbraio del 2016 al Teatro Volksbühne, creato da una coalizione di democratici e progressisti europei convinti che “se non si democratizza, l’Europa si disintegrerà”. Nei quindici mesi passati da allora gli eventi hanno purtroppo confermato questa diagnosi. La Brexit è stata solo un primo avvertimento, causato in gran parte dall’assurda e autoritaria gestione dei fallimenti socio-economici e di governance dell’Eurozona.

Oggi, dopo l’elezione di Emmanuel Macron in Francia (che DiEM25 ha sostenuto per opporsi alla minaccia dell’estrema destra xenofoba) l’establishment festeggia, immerso nella fantasia che la disintegrazione dell’Europa e la discesa in una versione post-moderna degli anni Trenta siano state fermate.

La vittoria di Macron ha impedito l’immediata dissoluzione dell’Unione Europea, ma le sue proposte per trasformare l’Eurozona in una federazione in versione light in cambio di riforme neo-liberiste, soprattutto nel campo del lavoro, a livello nazionale sono destinate al fallimento, smentendo così le aspettative troppo ottimiste e accentuando la crisi.

Da una parte le riforme interne di Macron aggreveranno la crisi sociale ed economica che rafforza il nazionalismo xenofobo, dall’altra l’establishment della Germania e di altri paesi metterà il veto alle sue proposte per i cambiamenti necessari al modello federale da lui suggerito. La caduta delle speranze suscitate dalla vittoria di Macron consoliderà presto le forze centrifughe che stanno facendo a pezzi l’Europa.

Fin dall’inizio DiEM25 ha posto una domanda ai suoi membri: esiste un programma politico che si potrebbe mettere in pratica domattina senza cambiare i trattati, per stabilizzare l’Europa e dare ai suoi abitanti la possibilità di discutere sul modo di democratizzarla?

Negli ultimi quindici mesi DiEM25 ha prodotto proprio questo programma pratico, applicabile e completo. E’ stato presentato a Roma il 25 marzo, nel sessantesimo anniversario del Trattato di Roma, con il titolo di  New Deal Europeo di DiEM25. Durante il suo lancio, DiEM25 ha invitato partiti politici e organizzazioni della società civile a rispondere alle loro domande.

A Berlino, la società civile sarà invitata a discutere i contenuti del programma e ulteriori elementi da inserire. Nelle elezioni europee del 2019 elettori di tutta l’Europa potranno votare per sostenere questo programma.

“Oggi e domani discuteremo con vari partner politici, membri e attivisti di tutta l’Europa il prossimo passo verso il 2019: la formazione del primo partito politico pan-europeo, necessario per dare a questo ampio programma economico e sociale l’espressione elettorale che si merita”  ha detto Yanis Varoufakis. “Insieme ai nostri partner politici di vari paesi e a organizzazioni politiche elaboreremo un progetto credibile per il partito progressista transnazionale di cui l’Europa ha bisogno. Dopo un processo di approfondita discussione, esso verrà votato da tutti i nostri membri e annunciato a Bruxelles nel contesto dell’evento sul reale stato dell’Unione il 9 settembre” ha aggiunto.

L’evento più importante della serata è stata la discussione sul palco del teatro tra vari membri del comitato consultivo di DiEM25 e alleati politici, compresi Yanis Varoufakis, Srećko Horvat, Saskia Sassen, Katja Kipping, Noam Chomsky, Renata Avila e Ken Loach. Membri e attivisti di DiEM25 provenienti da tutta l’Europa hanno inoltre contribuito con interventi e discussioni a varie tavole rotonde e workshops.