L’ex ministro greco e l’europarlamentare tedesco terranno una conferenza stampa mercoledì 8 marzo per annunciare la loro istanza alla BCE per il Libero Accesso all’Informazione

 

Quando la Banca Centrale Europea (BCE) nel giugno 2015 costrinse le banche greche a chiudere gli sportelli, stava agendo all’interno del suo mandato? Le azioni della BCE che portarono la Grecia ad imporre controlli sui movimenti di capitale erano legali? Queste sono le domande cruciali a cui il co-fondatore di DiEM25 ed ex-ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis e l’europarlamentare di Die Linke Fabio De Masi vogliono trovare risposta.

L’istituzione diretta da Mario Draghi non era sicura della legittimità delle sue azioni durante la fase più critica delle trattative tra il governo greco e i suoi creditori, nell’estate del 2015, quando causò la chiusura forzata delle banche dello Stato Membro. Per questo la BCE commissionò un parere legale sulla legittimità di tali azioni ad uno studio legale privato. Quando De Masi ha contattato il presidente della BCE per ottenerne una copia, Mario Draghi ha respinto la richiesta dell’europarlamentare invocando il segreto professionale tra avvocato e clienti.

Varoufakis e De Masi hanno unito le loro forze per portare avanti la questione presentando un’istanza contro la BCE per ottenere Libero Accesso all’Informazione (FOI) e rendere pubblico il parere legale. Spiegheranno la loro iniziativa in una conferenza stampa trasmessa in live-streaming alle ore 10 (CET) di mercoledì 8 marzo dalla sede del Parlamento Europeo a Bruxelles.

I cittadini europei hanno diritto di sapere

Uno dei massimi esperti di diritto europeo, il Prof. Andreas Fischer-Lescano, ha analizzato il rifiuto da parte della BCE. Secondo lui, la BCE non avrebbe alcun elemento legale a proprio favore nel tenere nascosto ai parlamentari ed ai cittadini europei il parere legale ottenuto anche grazie ai soldi dei contribuenti europei.

Ampio sostegno

L’iniziativa per la trasparenza di Varoufakis e De Masi ha trovato il sostegno di un vasto gruppo di figure politiche, militanti e intellettuali, quali il candidato alle elezioni presidenziali francesi Benoît Hamon ed i famosi economisti statunitensi James Galbraith e Jeffrey Sachs. Inoltre, più di ventimila persone hanno già firmato la petizione online lanciata da DiEM25 per sostenere l’istanza.

La campagna #TheGreekFiles

DiEM25 ha lanciato una campagna a sostegno dell’iniziativa di Varoufakis e De Masi per rendere pubblico il cruciale parere legale.

Il movimento pan-europeo per la democrazia ha spiegato in un comunicato stampa come le azioni della BCE nel 2015 abbiano portato il governo greco alla capitolazione, costringendolo alla sottomissione a nuove misure di austerità e ad una significativa perdita di sovranità nazionale. Pertanto, il potere della BCE di chiudere le banche di uno Stato Membro dell’Eurozona solleva importanti domande sulla natura democratica delle nostre istituzioni.

Diem25 dichiara: “Dobbiamo tutti fare luce sulla legittimità e sulla correttezza dei processi decisionali della BCE, a partire da questo specifico caso, sia per dare alla democrazia in Europa una possibilità, sia per rendere la BCE meno vulnerabile alla politica dei potenti”.

 

Varoufakis – De Masi – Conferenza Stampa

 

#TheGreekFiles – Risorse 

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