In occasione delle celebrazioni del sessantesimo anno dalla firma dei Trattati di Roma, avute luogo nella capitale italiana lo scorso 25 marzo, il movimento paneuropeo DiEM25 (Democracy in Europe Movement) si è contestualmente riunito nella città eterna in un’assemblea aperta alla quale hanno partecipato cittadini, movimenti, associazioni, sindacati e tante forze politiche italiane ed europee rappresentanti di differenti schieramenti di Sinistra.

Mentre non molto distante, nei palazzi istituzionali, l’establishment europeo festeggiava l’anniversario dell’Europa delle banche, dei diktat e dei piani austerità, all’interno del Teatro Italia della capitale prendeva il via un incontro durante il quale l’ex ministro greco dell’economia Yanis Varoufakis, fondatore di DiEM25, ha voluto delineare per grandi linee gli intenti e le idee per democratizzare l’Europa attraverso il manifesto programmatico “New Deal europeo”.

Coraggio, ambizione e visione sono i perni del movimento DiEM25 che in occasione dell’incontro romano ha voluto innalzare una voce e creare uno spazio aperto non solamente per la cittadinanza e per la società civile, ma anche per tutte quelle forze politiche sane della Sinistra che sebbene disgregate continuano tuttora a identificarsi in alcuni valori fondamentali come la giustizia sociale e la redistribuzione della ricchezza.

Ergersi a catalizzatore dunque, cercare e ricercare la concreta volontà d’identificare le convergenze; quelle convergenze differenti e costruttive capaci di mettere in campo il coraggio di disobbedire e d’impegnarsi concretamente in nome del popolo europeo e per il bene comune. E’ questa l’ambizione più immediata per DiEM25.

E’ il tempo del coraggio, sì, ma ancora prima, è il tempo dell’ascolto, è il tempo della conta, di coloro che realmente hanno voglia di dedicarsi alla costruzione di una terza via alternativa al neoliberismo e ai nazionalismi.

Neoliberismo e nazionalismi che sono in simbiosi, dice Varoufakis, l’uno non potrebbe vivere senza l’altro, l’uno si alimenta dell’altro, nonostante le apparenze e nonostante le prese di distanza di facciata.

“Angela Merkel alimenta Marie Le Pen, Matteo Renzi non esiste senza Matteo Salvini”. E’ da questo che occorre liberarsi e fuoriuscire, E’ per questo che DiEM25 mira a costituire una terza via percorribile.

Per Yanis Varoufakis il cammino di questo paradigma, il suo New Deal europeo, passa dapprima dalla stabilizzazione dell’Europa tutta e quindi necessita di un confronto con tutti i paesi facenti parte del continente, con l’idea, a medio termine, di creare una Costituzione democratica effettiva.

La lotta di oggi è quella dei diritti, la lotta di oggi è potere restituire la dignità all’umanità.

In un’Europa, quella del sistema, che si culla tra delle politiche neoliberiste dell’establishment, in contrapposizione con le sovranità popolari e in favore dell’ampliamento delle diseguaglianze sociali, e tra il parossismo dell’internazionalizzazione dei nazionalismi, occorre adesso portare il nuovo come, occorre svegliarsi dal torpore per essere tutt’insieme l’antisistema costruttivo.

Ma al di là del confronto, del dialogo e della pacche sulle spalle, come ribadito a termine dell’incontro da Lorenzo Marsili, co-fondatore di DiEM25, oggi è giunto anche il tempo dell’azione, della concretezza, della messa in piedi reale di una programmazione politico-sociale esaustiva e convincente che possa prendere rapidamente il volo e che possa condurre la visione di DiEM25 con maggiore solidità e certezza alle prossime tornate elettorali del 2018 e del 2019.