Italia Che Cambia esprime profonda solidarietà alle donne di Chikù, che nella periferia di Napoli ospita numerosi progetti per l’integrazione, la socializzazione e la riqualificazione di zone troppo spesso lasciate a loro stesse. Questo spazio è stato vittima di un grave atto vandalico, sembra finalizzato all’intimidazione, poiché non è stato rubato nulla.

Ieri sera durante la partita del Napoli, qualcuno è entrato da Chikù per la seconda volta in due giorni, scassinando la porta e compiendo atti vandalici. Lo scenario che abbiamo trovato stavolta è stato ben più inquietante: la struttura era completamente vandalizzata, pochissime le cose rubate.

Stavolta non si è trattato di un semplice furto, ma di un vero e proprio sfregio. Oggi siamo costretti a chiudere per la seconda volta in due giorni, la cucina è inutilizzabile e stiamo cercando di riportare equilibrio e armonia nello spazio violato.

Chikù è uno spazio di tutte e di tutti, l’apertura, l’accoglienza e la contaminazione tra persone, pratiche e riflessioni sono i suoi saldi principi cardinali, che non verranno mai messi in discussione, neanche di fronte ad oscure aggressioni che pretendono di far ripiombare questo luogo e questo quartiere in epoche buie.

Chikù gastronomia cultura e tempo libero è spazio di Chi Rom e…chi no, associazione che quotidianamente offre al territorio uno sportello legale gratuito, laboratori pedagogici aperti a tutti, l’asilo nido condiviso Bubamara di mamme e bambini, la lotta alle discriminazioni sociali ed etniche,  inchieste, produzioni culturali, un lavoro di radicamento e relazione con il quartiere e la città, provando a costruire pezzi di un quotidiano solidale, etico, condiviso. Chikù è anche lo spazio de la Kumpania, la prima impresa sociale in Italia che coinvolge donne rom e italiane in sfide di sostenibilità economica con il difficilissimo obiettivo di produrre lavoro in tempi di crisi.

Questo è uno sfregio che è stato fatto a tutte e tutti quelli che in questi anni lo hanno frequentato, ma è anche il segnale forte di un disagio culturale e sociale che attraversa le nostre periferie. Noi, insieme ad una rete fatta di migliaia di persone, lottiamo da anni per portare e mantenere spiragli di luce e prospettive di vita migliori per tutte e per tutti, e continueremo a farlo certi della forza e della bellezza dei processi che abbiamo messo in atto.

Abbiamo ricevuto nelle ultime 48 ore dimostrazioni di sostegno e solidarietà da parte di centinaia di persone, da tutta Italia, e di questo siamo commossi e grati. Chiediamo che questo sostegno sia oggi più forte che mai e vi invitiamo stasera, mercoledì 8 marzo, a cena da Chikù per mandare un segnale chiaro e preciso a chi ha preso di mira questo spazio con ingiustificato odio.

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