Nel North Dakota una forza di polizia fortemente militarizzata ha fatto irruzione giovedì nel principale campo di resistenza dei protettori dell’acqua in lotta contro l’oleodotto Dakota Access. Il campo era stato in gran parte abbandonato il giorno prima, in seguito a un ordine di evacuazione emesso dal governatore del North Dakota, ma la polizia ha arrestato almeno 33 persone che si rifiutavano di andarsene. Agenti in veicoli blindati e soldati della Guardia Nazionale sono poi entrati nel vicino campo di Rosebud. Nonostante gli sgomberi, i protettori dell’acqua indigeni dichiarano che continueranno a opporsi all’oleodotto.

“In realtà con questo movimento abbiamo vinto in molti sensi profondi” ha affermato l’attivista Navajo Lyla June. “Come dice la mia Ina Sheryl, noi siamo semi. Loro hanno sepolto delle cose, ma noi abbiamo piantato semi in tutto il mondo, ispirato e risvegliato la gente perché vedesse l’acqua in un modo nuovo, perché vedesse l’acqua come vita. E abbiamo unito cose che non erano mai state unite prima”.

https://www.facebook.com/CampOfTheSacredStone/?fref=ts – Rob Wilson