Siamo alla stretta finale: il CETA arriva al Parlamento Europeo, che dovrà ratificarlo durante la seduta del 15 febbraio 2017 a Strasburgo. Si tratta di un passaggio chiave per il nostro futuro, perché in questa votazione la posta in gioco è la gran parte delle conquiste sociali raggiunte negli ultimi decenni.

Per fermare questa deriva, la campagna Stop TTIP Italia lancia una giornata di mobilitazione insieme alle reti internazionali, facendo appello alle italiane e agli italiani che hanno a cuore l’interesse pubblico, i beni comuni, l’ambiente e la democrazia. In questa fase, più che mai, è necessario l’aiuto di tutti per fare pressione sugli europarlamentari favorevoli a questo accordo tossico.

Partecipa anche tu, contribuisci a fermare il CETA: organizza un volantinaggio, partecipa a un presidio, telefona, invia tweet ed e-mail agli europarlamentari della tua circoscrizione, fai sentire la tua voce e contribuisci a bloccare un accordo commerciale insostenibile.

Cosa puoi fare… nelle piazze

– Organizza un presidio oppure scarica, stampa e diffondi il volantino Stop CETA (fronte e retro);

– Partecipa all’evento “Chi dice CETA dice danno” a Udine, il 14 febbraio alle 20, presso la sede CGIL di via Malignani 8

Cosa puoi fare… sul web

– Scarica il nuovo volantino in versione web, invialo ai tuoi contatti, postalo sulle bacheche degli europarlamentari;

– Posta il link della campagna Stop TTIP Italia sui tuoi profili social ricordando che il 15 febbraio è la giornata di mobilitazione #StopCETA;

– Condividi i banner contro il “CETA – Accordo tossico” sui tuoi profili social

Cosa puoi fare… su Twitter

– Dalle ore 10 del 15 febbraio invia i seguenti tweet, indirizzandoli agli europarlamentari della tua circoscrizione (qui gli indirizzi) e segui e ritwitta i messaggi di @StopTTIP_Italia

1) #CETA indebolisce principio di precauzione su #OGM e #pesticidi oggi vietati. Voti #StopCETA @europarlamentare! @StopTTIP_Italia

2) .@europarlamentare perché sostiene #CETA che aumenta disoccupazione e taglia tutele sociali? @StopTTIP_Italia

3) Sindacati europei contrari a #CETA per impatti negativi su occupazione. Lei perché lo sostiene @europarlamentare? @StopTTIP_Italia

4) Voti #StopCETA, @europarlamentare. La teniamo d’occhio! @StopTTIP_Italia

5) #CETA avrà impatti negativi su #agricoltura italiana, @europarlamentare. Voti #StopCETA! @StopTTIP_Italia

6) #CETA protegge solo 41 DOP e IGP italiane su 280. Non svenda #MadeInItaly, @europarlamentare. Dica #StopCETA! @StopTTIP_Italia

Cosa puoi fare… su Facebook

– Facebook stalking: cerca gli europarlamentari su Facebook e posta sulla loro bacheca il seguente messaggio:

“Se vuole dimostrare lealtà verso i suoi elettori e interesse per le istanze dei cittadini europei, dica #StopCETA, fermi l’accordo con il Canada cavallo di Troia del #TTIP e grave minaccia per l’ambiente, la salute e i diritti dei lavoratori”.

Cosa puoi fare… via e-mail

– Mailbombing: invia un’e-mail agli europarlamentari della tua circoscrizione (qui trovi gli indirizzi).

– A questo link, l’e-mail utilizzabile da associazioni e organizzazioni, da inviare con questo allegato

Di seguito la bozza di testo dell’e-mail per singoli cittadini

On. Europarlamentare,
negli ultimi mesi migliaia tra cittadini, associazioni e organizzazioni hanno inviato ai loro rappresentanti all’Europarlamento una richiesta di chiarimento circostanziata sui rischi del CETA. Poche sono state le risposte ricevute. Come cittadino/a italiano/a e come elettore o elettrice nella circoscrizione dove Lei è stato eletto, sono particolarmente preoccupato della politica economica e commerciale messa in campo dalla Commissione Europea. Il TTIP prima e adesso il CETA, per una serie di questioni già evidenti nei testi ufficiali, disegnano una prospettiva di sviluppo che rischia di impattare negativamente sulla filiera agroalimentare italiana, sulla tutela ambientale e persino sulle prerogative degli organismi democraticamente eletti nel nostro Paese, attraverso l’istituzione di un sistema per la risoluzione delle controversie potenzialmente lesivo delle prerogative costituzionali. Il tutto senza offrire garanzie esigibili per le condizioni e i diritti dei lavoratori, come ricordato dai sindacati europei e canadesi e come sottolineato dalla Commissione EMPL.

Il Parlamento Europeo è chiamato a ratificare il CETA, un accordo da noi considerato rischioso proprio avendone analizzato i testi e le possibili ripercussioni.

Per questo crediamo che la ratifica del CETA non possa passare sotto silenzio e le chiediamo di prendere in seria considerazione le preoccupazioni dei cittadini e delle cittadine, esprimendo un voto contrario il 15 febbraio al Parlamento Europeo.

Resto in attesa di una sua cortese risposta e le invio cordiali saluti

Firma (nome e cognome, città)

https://stop-ttip-italia.net/15-febbraio-stopceta-parlamento-ue-ratifica-333/

 

L’articolo originale può essere letto qui